Il Senato boccia il decreto Salva-Roma

di Mena Grimaldi

 Roma. La commissione Affari Costituzionali del Senato ha respinto per parità di voti i presupposti di costituzionalità del decreto cosiddetto Salva-Roma.

Ma ora dovrà essere l’Aula di Palazzo Madama a dire l’ultima parola. A norma di regolamento, infatti, in casi come questo, la conferma della bocciatura dei presupposti di costituzionalità deve avvenire anche in Aula.

Ma questo è molto probabile che non accadrà, visto che la parità dei voti si è raggiunta solo per l’assenza di alcuni senatori del Pd e di Scelta Civica che si erano allontanati al momento della votazione.

“Il nuovo Salva-Roma ha insanabili lacune. Oltre all’etoronegenità di materia, contiene parti di articoli contenuti nel precedente decreto decaduto e dunque non più reiterabili”.

Lo afferma il senatore di M5S, Giovanni Endrizzi, ricordando che il parere favorevole sui presupposti di costituzionalità del Dl sugli Enti locali non ha ottenuto la maggioranza necessaria in commissione Affari Costituzionali del Senato.

La Lega, con Patrizia Bisinella, esprime soddisfazione comunque per il risultato raggiunto in commissione: “E’ grazie alla nostra determinazione che siamo riusciti a far respingere il parere favorevole ai presupposti di costituzionalità del decreto”.

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