Fabrizio Corona: “Nina sei stata il mio fallimento”

di Emma Zampella

 E’ solo e pare voglia rimanere tale: Fabrizio Corona riprende le sue lettere dal carcere e questa volta accusa Nina Moric di essere stata il suo più grande fallimento.

La lettera, lunga e ricca di accusa, è stata inviata direttamente al settimanale “Chi” che ne ha pubblicato gran parte.

“Ti sei rivelata esattamente per quello che sei, una persona egoista. Guardandoti da fuori, da un luogo di vera sofferenza, mi sono reso conto che non meriti più niente e non ti giustifico più. Sapere che sei stata mia moglie oggi mi fa sentire un fallito”, scrive Fabrizio Coronaparlando dell’ex moglieNina Moric. Accusa a chi la modella croata ha prontamente, risposto: “Io non ti abbandono”. Una lettera che mette in piazza anche ciò che le mure domestiche aveva salvato dallo sciacallaggio mediatico. E Corona rincara la dose quando parlando delle liti, della folle gelosia della sua ex al momento della storia e del matrimonio con Nina, della depressione, fa riferimento anche alla mancata possibilità, per un certo periodo, di non poter vedere suo figli Carlos, proprio perché impedito dalla Moric.

“Gli arresti domiciliari nella nostra casa sono stati una tragedia: litigate continue, la tua fuga per gelosia, il tuo tentativo di distruggere le cose belle che facevo”, incita ancora il re dei paparazzi. L’unica cosa positiva del loro rapporto il figlio, Carlos, che a detta dello stesso papà, “ha pagato le vere conseguenze del nostro rapporto conflittuale. Capire come faccia ad essere così perfetto, così speciale con due genitori come noi, resta un mistero. Sono convinto che qualcuno l’ha mandato per salvarci, entrambi, io e te. Il resto è storia, Nina. Tu non cambierai mai e io ho deciso di dire basta!”.

Nina Moric però non resta in silenzio e risponde con una lettera a cuore aperto. Archiviata la storia con Massimiliano Dossi,almeno stando a quanto riportaChi, la modella ha risposto all’ex marito raccontando il loro amore dal suo punto di vista. “Tutto è finito in quel maledetto 2007. Non avevo il coraggio di lasciarti, anche se non c’era più niente. La mattina del tuo arresto hai messo il cappello e, prima di uscire, mi hai detto:’Non mi abbandonare’. Ma eri già abbandonato”. Parla del suo carattere, “Lo so, sono una che perde la pazienza e reagisce male” ma alla fine promette “Non ti farò mai mancare l’affetto di Carlos. E non ti porto rancore. Ti auguro di uscire dal carcere e di ritrovare la tua vita”.

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