Cinquanta candeline per Nicolas Cage

di Emma Zampella

Nicolas cageCompie i suoi primi 50 anni, metà dei quali trascorsi sul set cinematografico: buon compleanno a Nicolas Cage.

Un attore che ha deviato quasi subito per strade più sperimentali e meno sicure, prima di infrangersi nei blockbuster, ma soprattutto prima che quella faccia da spilungone “mangiaspaghetti” gli restasse incollata addosso dopo “Rusty il selvaggio” di zio Francis (primo film dove decide di farsi accreditare come Nicolas Cage) e, quattro anni dopo, con quel “Stregata dalla luna” in cui farà da partner ad una Cher da Premio Oscar 1988.

L’attore americano ha, infatti, esordito proprio grazie a quello zio di cui ha scelto di non adottare il nome, apprezzandone invece l’aiuto ad inserirlo nell’olimpo di Hollywood. Una carriera costernata di pellicole interpretate e soprattutto di ruoli che sembrano essere pensati proprio per lui. La carriera di Nicolas Cagedà il meglio dalla metà degli anni Novanta fino al 2007, aprendo con un Premio Oscar come migliore attore per “Via da Las Vegas”, dove dà una delle prove migliori di sempre interpretando il ruolo di Ben Sanderson, un uomo che dopo aver perso tutto, lavoro, soldi e famiglia, decide di autodistruggersi fino a morire nella città di Las Vegas. L’importante riconoscimento arriva, infatti, nel 1996, aprendo la strada ad una carriera altalenante ma vissuta sempre nel segno del successo, con una cinquantina di film all’attivo, qualche capolavoro e alcuni flop che sembravano avergli rovinato la carriera. Come “Il prescelto” (2006) diretto da Neil LaBute che gli valse ben tre candidature ai Razzie Awards.

Attore eclettico in grado di interpretare i ruoli più disparati, nella sua carriera è stato il compagno di Cher in “Stregata dalla Luna”, un esperto di ordigni per “The Rock”, il terrorista paranoico di “Face/Off” e l’eroe romantico in “City of Angels”.Il fascino europeo dei suoi natali lo ha reso irresistibile non solo come attore ma anche come uomo. Latin lover nell’anima, non si contano i flirt che gli sono stati affibbiati nel corso del tempo anche se, ufficialmente, si è sposato “solo” tre volte. L’ultima risale al 2004, con l’ex cameriera Alice Kim, 25 anni più giovane di lui, dal quale ha avuto il piccolo Kal-El, chiamato così in onore del personaggio dei fumetti Superman. Indimenticabile protagonista del dramma visionario diretto da Martin Scorsese “Al di là della vita”, Nicolas Cage si dimostra capace anche come attore di commedie: basti ricordare la sua interpretazione ne “Il genio della truffa” firmata Ridley Scott.

Un attore che molto spesso ha scelto anche di stare dall’altro lato del set, nell’impero della produzione, quando ha deciso di fondare la Saturn Filmscon la quale ha prodotto quasi tutti i film che lo hanno visto protagonista negli ultimi 10 anni, alcuni dalla difficile distribuzione, come il comunque ottimo “Lords of War” (2005) e la saga de “Il mistero dei templari”. Per “Il prescelto”, nel 2007, riceve addirittura tre nomination ai Razzie Awards, visto il flop, di pubblico e critica. Ma la storia più curiosa resterà quella legata a “Superman Lives”, il film mai nato di Nicolas Cage.

Grande appassionato di fumetti, il suo più grande rimpianto resterà quello di non aver potuto interpretare Superman, sua più grande passione. Correva l’anno 1999, era tutto pronto e lui era riuscito ad avere quella parte per ”Superman Lives”, una produzione Warner Bros. La regia fu affidata a Tim Burton, dopo il forfait di Robert Rodriguez. Kevin Spacey sarebbe stato Lex Luthor, mentre Tim Allen avrebbe recitato nel ruolo di Brainiac. Furono spesi, inutilmente, i primi 30 milioni di dollari per la pre-produzione, a fronte di un totale previsto di 190. La Warner Bros iniziò, letteralmente, a “tirare” sul prezzo, cambiando lo staff e provando ad assumere uno sceneggiatore “più economico”. Così Tim Burton abbandona, rivelando anni dopo che “gli anni diSuperman Livessono stati i peggiori della mia vita”.

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