Sequestrano connazionale per farsi pagare la droga: arrestati due nigeriani

di Redazione

 Castel Volturno. Nella tarda serata di mercoledì, ad epilogo di una concisa attività investigativa, gli agenti della squadra investigativa e dell’ufficio volanti del commissariato di Castel Volturno, …

… diretto dal vicequestore Carmela D’Amore, in collaborazione con agenti del posto fisso operativo di Casapesenna, diretto dal vicequestore Alessandro Tocco, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Majemite Nelson, 33 anni, Bivins Patrik, entrambi 33enni, nigeriani.

I due si rendevano responsabili di sequestro di persona a scopo di estorsione, violenza e minaccia, anche a mano armata, a danno del denunciante K.S., di origine indiana, che nel pomeriggio di mercoledì 22 gennaio fermava una pattuglia del commissariato di Castel Volturno a cui riferiva di essere appena scappato da un’abitazione dove era stato tenuto sotto sequestro per ore, immobilizzandolo ed imbavagliandolo, privandolo dei propri occhiali onde rendere ancora più penoso il procurato stato di disagio alla luce della evidente e grave miopia della quale il malcapitato risulta affetto.

Raggiunta immediatamente quell’abitazione grazie alle indicazioni del giovane indiano, gli agenti bloccavano uno dei due sequestratori che, alla vista della pattuglia, cercava di darsi alla fuga. Accompagnato negli uffici del commissariato di Castel Volturno per formalizzare la propria denuncia, K.S. raccontava una storia tragica e triste, fatta di tossicodipendenza, di droga presa spesso anche “a credito” dai propri spacciatori, sempre interessati a mantenere i propri clienti, e di debiti che si accumulavano con questi ultimi, che alla fine pretendono il loro ingiusto provento e anche di più.

Nella giornata di mercoledì, per l’ennesima volta, K.S. aveva tentato di prendere alcune bustine di droga dal solito spacciatore nigeriano senza pagarlo, ma con l’impegno che poi avrebbe saldato il debito. Tutto ciò non accadeva, in quanto i due aguzzini lo caricavano in una macchina e lo trasportavano in un’abitazione di Castel Volturno, nei pressi di via Marotta, dove, dopo averlo immobilizzato e imbavagliato, lo picchiavano duramente e lo minacciavano anche con delle pistole cariche pronte all’uso, che uno dei due sequestratori aveva estratto da una cassaforte a muro, il tutto allo scopo di ottenere dalla vittima il pagamento dei debiti dai lui maturati per i precedenti acquisti di droga.

Per terrorizzarlo ancor di più, Nelson arrivava anche a minacciare la sua vittima che, se non avesse pagato, sarebbe andato a prelevare la sua fidanzata alla stazione di Villa Literno, minacciando di uccidere anche la ragazza. Dopo poco, infatti, Nelson affidava il sequestrato alla vigilanza del suo complice Patrik, e si avviava verso la stazione di Villa Literno dove, effettivamente, rintracciava e faceva salire sulla propria auto T.F., compagna del denunciante, per poi dirigersi presso un’altra abitazione a Casal di Principe, dove successivamente veniva intercettato grazie al fattivo e solerte intervento dagli agenti del posto fisso operativo di polizia di Casapesenna, da alcune ore già impegnati nelle ricerche dell’autovettura Alfa Romeo 156 a bordo della quale Nelson viaggiava.

Contestualmente, nel corso di una perquisizione eseguita nell’abitazione di Castel Volturno, in via Marotta, dove K.S. era stato tenuto sotto sequestro, all’interno di una cassaforte fissata in una parete gli agenti del commissariato rinvenivano le due pistole utilizzate da Nelson per minacciare di morte il denunciante. Si trattava di armi in perfetto stato d’uso e munite di relativo munizionamento: pistola modello Magnum calibro 357, armata con 4 cartucce calibro 357; pistola modello Beretta 7.65, armata di caricatore con 5 cartucce calibro 7.65; vari documenti d’identità e di soggiorno di presunta provenienza illecita.

Alla luce dei fatti e circostanze accertate a seguito della denuncia di K.S., evidenziata chiaramente la responsabilità di Nelson e Bivins, i due nigeriani venivano tratti in arresto associati alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Poste sotto sequestro penale anche la casa di Castel Volturno, dove si era consumato il reato sequestro di persona, e l’autovettura Alfa Romeo utilizzata dai sequestratori. Denunciata la fidanzata del denunciante, T.F., con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, per l’inottemperanza al divieto di dimora nella regione Campania.

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