Giornata nazionale del dialetto: aderisce la Pro Loco S.Eufemia

di Redazione

 Carinaro. Il 17 gennaio si svolgerà la seconda edizione della “Giornata nazionale del Dialetto”. La prima edizione, a cui la Pro Loco di Carinaro ha aderito, partecipando al premio letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”, …

… con il libro di raccolta di poesie in dialetto napoletano “E ‘o munno po’ cagnà”, scritto daSanto Verde, cittadino di Carinaro e socio della Pro Loco, ha riscontrato una partecipazione che è andata oltre ogni previsione, segno di una grande attenzione da parte della società civile verso queste tematiche.


Gli organi di informazione hanno seguito con molto interesse l’iniziativa che è stata riportata su quasi tutti i media nazionali e locali. Le Pro Loco sono da sempre impegnate in questa attività di recupero e tutela di saperi e tradizioni che oggi più che mai rischiano di scomparire.

L’Unpli (Unione delle Pro Loco) è stata accreditata all’Unesco per le attività svolte in questi anni per la salvaguardia dei saperi trasmessi oralmente (tradizioni, artigianato, riti, memorie, manifestazioni, ecc..) e per la sensibilizzazione delle associazioni Pro loco in merito al ruolo svolto nella tutela di questi patrimoni (vedere il seguitissimo inventario online che recentemente ha superato il mezzo milione di visualizzazioni:www.youtube.com/user/ProgettiUNPLI).

La Pro Loco “Sant’Eufemia” aderisce anche quest’anno all’iniziativa. E invita i cittadini a inviaretramiteemail (prolococarinaro@libero.it) proverbi, modi di dire, canti, filastroccheetestipoeticirigorosamente nelnostrodialetto. Saranno raccolti e pubblicati inunapagina. Per info: visitare il sito: www.prolococarinaro.jimdo.com) oppure scrivere all’indirizzo email (prolococarinaro@libero.it), oppure telefonare al 347.122.68.00.

“Ogni singolo gesto – commenta il presidente della Pro Loco, Vincenzo Iavarone – è importante per contribuire alla salvezza dei dialetti e delle lingue locali d’Italia. Siamo infatti convinti che anche le piccole azioni, compiute da ogni singola persona, siano fondamentali ed imprescindibili per la salvezza e per la conservazione del patrimonio linguistico locale. Occorre, dunque, restituire valore alle tradizioni e dare una casa comune ai dialetti”.

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