Terra dei Fuochi, comitati e associazioni alla Camera

di Redazione

 Napoli. Sfilata di associazioni e comitati a Roma, ognuno con la sua ricetta, per salvare la “Terra dei Fuochi”.

La commissione Ambiente della Camera ha recepito le richieste nell’ambito del ciclo di audizioni avviato il 27 dicembre che culminerà con la presentazione di emendamenti al decreto del governo. Come fa sapere Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente, “il decreto Terra dei Fuochi è un provvedimento di grande importanza, come sottolineato anche dalle autorevoli prese di posizione di questi giorni. a partire da quelle del presidente della Repubblica Napolitano e dei vescovi campani. Nel passaggio parlamentare alla Camera cercheremo di rafforzarlo per garantire il contrasto efficace all’illegalità, maggiori tutele per l’ambiente e per la salute dei cittadini, risorse per le bonifiche prioritarie”.

La Coldiretti chiede di pagare i danni provocati nell’area della Terra dei fuochi con i beni confiscati alle mafie. E sollecita una realizzazione rapida ed efficace delle bonifiche dei siti contaminati. Infine ha sottolineato la necessità di sbloccare i fondi esistenti er indennizzare anche le comunità danneggiate, tenendo conto delle attività agricole includendo le produzioni tipiche. Secondo la Coldiretti dal gennaio del 2012 alla fine del 2013 ci sono stati oltre seimila roghi di rifiuti, oltre a innumerevoli episodi di abbandono incontrollato e smaltimento abusivo di materiali tossici. Con tutte le conseguenze immaginabili per il suolo, l’aria e le acque sotterranee.

Il Wwf è convinto che si debba “adeguare il Codice dell’ambiente con un apposito titolo sui delitti ambientali”. I rappresentanti del Wwf hanno anche ampiamente citato la lettera di Napolitano a don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano, sottolineando l’appello del presidente della Repubblica a non abbassare la guardia e il suo dichiarato impegno a sollecitare le istituzioni in questa battaglia contro il criminale inquinamento. Il Wwf ha infine insistito sulla necessità, oltre alla mappatura del territorio, anche di un’individuazione specifica delle aree più inquinate e sul reato di combustione illecita dei rifiuti.

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