Regione, accordi per reti fognarie e Università Napoli Est

di Redazione

 Napoli. Due importanti progetti posti in essere dalla Regione Campania.

Bonifica Sarno e reti fognarie. Il primo è il protocollo di intesa per “Arcadis”, agenzia della Regionale Campania per la difesa del suolo, competente per l’attuazione degli interventi di tutela del suolo e dell’assetto idrogeologico nel territorio, per la realizzazione dei lavori di completamento delle reti fognarie nei comuni di Scafati, Boscoreale, Calvanico e Siano. Sbloccato dalla giunta retta da Stefano Caldoro il finanziamento per le opere fognarie che riguardano i quattro comuni, per un totale di circa 37milioni di euro, ora possono partire i lavori che miglioreranno la situazione delle acque del fiume Sarno.

In particolare, 28milioni di euro vengono e destinati al finanziamento della realizzazione dell’intero sistema fognario di Scafati, di cui 19 per interventi immediatamente cantierabili; gli altri 9 milioni sono destinati al completamento delle rete fognaria di Boscoreale che sarà allacciata al depuratore di Foce Sarno, di quella di Calvanico da congiungere all’impianto di depurazione di Marcato San Severino, e di quella di Siano che sarà convogliata nell’impianto di Nocera Superiore.

Le opere riguardano un bacino di circa 80mila residenti e un carico inquinante pari a circa 300mila abitanti equivalenti. Questi interventi sono strettamente e funzionalmente connessi e complementari all’attuazione del progetto di riqualificazione e recupero del fiume Sarno. Con il completamento degli intervenenti igienico-sanitari e l’attuazione del progetto. La Regione Campania punta a rendere il fiume, unitamente ai suoi affluenti, sicuro rispetto alle esondazioni e disinquinato, investendo nell’area dell’agro nocerino-sarnese circa 200 milioni di fondi europei.

Accordoper bonifica Sarno e reti fognarie

Accordoper Università Napoli Est

Università Napoli Est.

Poi l’accordo di programma per un complesso universitario a Napoli Est, tra la Regione Campania, l’ateneo Federico II e Cnr. Un intervento di interesse urbano e territoriale, teso alla riqualificazione e al rilancio produttivo della zona orientale della città, in particolare l’area di San Giovanni a Teduccio che si configura come un nuovo centro accademico.

Nel documento siglato, tra l’altro il progetto di un nuovo campus nell’area ex Cirio, che sarà realizzato dopo una gara internazionale dal raggruppamento temporaneo di imprese Ishimoto Europe. Il piano è stato redatto prevedendo la realizzazione di edifici-moduli destinati a laboratori, parcheggi, parco pubblico, sala congressi, aule laboratori e Dipartimenti.

Il complesso ricade, complessivamente, in un’area di circa 60mila metri quadrati. Alcuni moduli sono stati già appaltati nel 2008 e i lavori sono in fase di ultimazione, con termine previsto per la consegna a fine di gennaio 2014, e costituiscono il 50% dell’intera superficie disponibile.Saranno destinati ad attività di laboratorio finalizzate alla ricerca scientifica, mentre l’ultimazione del complesso è prevista per il 2015.

“Una posizione virtuosa quella della Campania, in cui la Regione, in un momento di forte crisi, investe sui giovani, studenti, e sui ricercatori”, sottolinea il presidente Caldoro. “Un progetto urbano che punta a fare diventare un quartiere della periferia un grande attrattore per la città”, spiega Massimo Marelli, rettore della Federico II di Napoli. Secondo una stima approssimativa, in questa area si conteranno tra i 400 ed i 500 ricercatori oltre agli studenti.

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