Caserta. Nonostante il vertiginoso aumento delle sanzioni in materia di lavoro disposto dal Governo, non accenna a diminuire il fenomeno del lavoro nero in provincia di Caserta.
La scorsa settimana, infatti, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil), insieme ai colleghi dellArma territoriale e agli ispettori del Lavoro, hanno adottato 16 provvedimenti di sospensione dellattività imprenditoriale, scovando 59 lavoratori in nero, su 78 controllati. La maggiore concentrazione di irregolarità è stata riscontrata nel settore tessile e calzaturiero.
A Marcianise, in un capannone di 200 metri quadrati adibito alla produzione tessile, sono stati sorpresi al lavoro 19 dipendenti, tutti in nero.
Analoghi contesti a SantArpino, Orta di Atella, Casapesenna e Aversa. Sospese, anche, due attività gestite da cittadini cinesi, un centro benessere a Casagiove e una fabbrica di calzature a San Felice a Cancello.
A Cancello Arnone, invece, oltre allapplicazione della normativa in materia di lavoro irregolare, unitamente a militari del Nas è stata disposta la chiusura immediata di due panifici per carenze igienico-sanitarie.
Le attività commerciali potranno riprendere la fase produttiva previa regolarizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori irregolari ed al pagamento delle sanzioni previste dalla legge, che ammontano a circa 400mila euro.