Sagliocco: “L’opposizione ci interroga e poi non si presenta”

di Antonio Arduino

Giuseppe SaglioccoAversa. Ancora un Consiglio comunale che ha dimostrato l’insufficienza e l’inconsistenza dell’opposizione. Convocato su richiesta dei firmatari delle interrogazioni e mozioni non discusse nel Consiglio precedente che avevano anche chiesto, come secondo punto all’ordine del giorno, …

… “l’esame della proposta di deliberazione concernente verifiche e conferma della delibera di Consiglio comunale numero 36 del 31 luglio 2003 e del consequenziale atto transattivo e verifica della corrispondenza alle attuali procedure poste in essere dall’amministrazione”, intendendo, in pratica, mettere in discussione l’operato del sindaco relativamente alla conclusione dell’annosa questione circa il destino del deposito dismesso della Cpt di piazza Crispi considerandola, come più volte affermato anche attraverso i mezzi di informazione, non aderente alla delibera numero 36 del 2003 il Consiglio si è concluso con un nulla di fatto.

Partita in maniera regolare, dopo poche battute l’assemblea si è conclusa per mancanza di numero legale. A farne venir meno la validità numerica è stata la maggioranza consiliare che ha abbandonato l’aula rendendosi conto che proprio una gran parte dei firmatari delle interrogazioni e mozioni che avevano chiesto la convocazione del consiglio era assente.

“La presa di posizione dei capigruppo di maggioranza è stata corale perché – dice il sindaco Giuseppe Sagliocco, al quale abbiamo chiesto un commento sull’esito dell’assemblea – l’esercizio di interrogare, porre mozioni senza poi essere presenti al momento della discussione sembra diventato un’abitudine”. “Sembra strano – continua – che proprio quelle persone che fanno queste proposte poi non si presenta, dimostrando di non credere molto in quello che fanno”.

“Questo metodo di proporre interrogazioni senza poi essere presenti per discuterne ha obbligato – ricorda il primo cittadino – il presidente del Consiglio Giuseppe Stabile a reintrodurre la vecchia norma di proporre in sedute consiliari solo interrogazioni che siano dotate di parere favorevole da parte dei funzionari competenti, giacché convocare assemblee per poi vanificarle non presentandosi alle stesse è un inutile spreco di tempo, di denaro pubblico ma soprattutto è un’offesa per gli aversani che seguono le vicende politiche cittadine”.

Circa il secondo punto all’ordine del giorno il sindaco ha detto: “Riportare in consiglio comunale una questione datata 2003, dopo che il consiglio comunale, la commissione trasparenza e tutti gli enti competenti hanno già espresso il loro parere sulla vicenda senza effettuare alcun tipo di rilievo è inutile”.

“Si può mai pensare di rimettere in discussione un procedimento iniziato 11 anni fa , che ha già prodotto atti concreti, come l’avvio dei lavori per la risistemazione di piazza Crispi, e sul quale personalmente ho chiesto alla Procura di fare chiarezza, trasmettendo tutti gli atti relativi alla vicenda, solo per fare il bastian contrario?”.

“Non mi vengano a dire, quale giustificazione della richiesta di convocazione del consiglio relativamente al secondo punto dell’ordine del giorno, che l’arrivo dei carabinieri in Comune per prelevare atti relativi alla vicenda piazza Crispi getta ombre sull’operato di questa amministrazione perché – sottolinea Sagliocco – l’intervento è più che giustificato dal momento che se un sindaco si rivolge alla magistratura occorre che la magistratura indaghi controllando tutti gli atti relativi alla vicenda segnalata dal sindaco”.

“Purtroppo – osserva Sagliocco – l’equilibrio che regge la vita di questa città è basato sul non dover fare nulla”. “Per certi consiglieri – aggiunge – avere piazza Crispi piena di rifiuti, avere ingorghi di traffico in quella zona nell’orario di uscita scolastica dall’istituto di via Linguiti è un fatto normale”. “Il problema sorge quando ci si adopera per eliminare questa normalità. Allora si che sbaglia”, conclude il sindaco.

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