M5S: “Equiparare reati ambientali e quelli di mafia”

di Livia Fattore

 Aversa. Reati ambientali alla stregua dei reati di mafia. Questa la lotta che stanno portando avanti i parlamentari del M5S in questi giorni in Parlamento, come ha evidenziato uno dei proponenti, il deputato Salvatore Micillo, nel corso del convegno “Terra & tumori, finalmente risposte alle tante domande.

Analisi Medica, Scientifica, Sociologica, Statistica, Legislativa ed Economica”. Un convegno che, nonostante fosse il terzo convegno in città nel giro di tre giorni, ha visto la sala del centro culturale “Vincenzo Caianiello” di via Lennie Tristano, così come avvenuto in precedenza per gli altri appuntamenti, gremita in ogni ordine di posto. Segno che il tema della correlazione tra inquinamento ambientale e tumori è sentito dagli aversani.

Ad aprire i lavori il dottor Michele Gallo, della chirurgia oncologica muscolo scheletrica, che ha illustrato la tematica a grandi linea, presentando, poi, il primo dei relatori, il dottor Antonio Marfella, tossicologo presso la fondazione “Pascale” di Napoli che ha snocciolato una serie di statistiche dalle quali si evincerebbe la correlazione tra l’inquinamento ambientale e le patologie tumorali che, nel territorio tristemente noto come la Terra dei fuochi sarebbero al di sopra delle altre zone del Paese. Marfella ha posto l’accento soprattutto sulla presenza e sulla pericolosità dei siti industriali.

Al noto medico napoletano è seguito l’intervento di Luigi Di Maio, deputato grillino, vicepresidente dell’Assemblea di Montecitorio, originario di Pomigliano d’Arco, per cui conoscitore diretto del territorio in esame nel convegno. Di Maio, che nella serata precedente, quella di sabato, aveva preso parte a ‘Che tempo che fa’, la trasmissione condotta da Fabio Fazio, ha evidenziato l’importanza della partecipazione dei cittadini non solo alla protesta, ma anche nelle scelte e nelle decisioni che interessano il territorio ed ha auspicato un allargamento sempre maggiore della democrazia diretta.

Interessante l’intervento di Micillo, che ha ricordato l’importanza di una proposta di legge, presentata dal gruppo grillino, in discussione in questi giorni alla Camera dei deputati, con la quale si intende equiparare i reati ambientali a quelli di mafia per giungere ad un inasprimento della pena, considerato che si tratta di una pericolosità sociale praticamente simile.

Il dottor Tommaso Aprile, dirigente sanitario del reparto di oncologia del “Moscati” di Aversa, ha ricordato che purtroppo, nella città normanna, non ancora si possono dati statistici degni di questo nome perché sono solo due anni che si raccolgono dati, per cui non possono ancora avere valore scientifico.

Importanti, infine, anche le rivelazioni del dottor Giacomo Campanile, medico legale e del lavoro, che ha dedicato buona parte del proprio intervento allo stato dei Regi Lagni, dove, da anni, tra il disinteresse generale, vi sono decine di carcasse di automobili, senza che nessuno se ne curi più di tanto.

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