Unicef, D’Angelo plaude a “Rinascita Santarpinese”

di Redazione

 Sant’Arpino. “Desidero esprimere un vivo plauso e un forte apprezzamento per l’iniziativa degli amici di ‘Rinascita Santarpinese’ che si terrà domenica mattina nella piazza Umberto I”.

Così Adele D’Angelo, consigliere comunale e volontaria Unicef, da anni impegnata per la promozione e la difesa dei bambini e di una cultura che garantisca loro tutte quelle opportunità che permettono ad ogni individuo di sviluppare appieno le proprie potenzialità.

“Non posso che guardare – continua D’Angelo – con ammirazione ad un’iniziativa che vede i bambini protagonisti dei propri diritti e impegnati in attività che li porti a sviluppare la loro creatività , a facilitare e consolidare la socializzazione. Il mio augurio è che tutte le agenzie presenti sul territorio pongono in essere una serie di programmi e progetti (la scuola già da anni fa progetti Unicef, tanto da aver avuta dal Ministero dell’Istruzione il titolo di ‘Scuola amica dei bambini e dei ragazzi’) di trasformazione e di coinvolgimento di tutta la società civile del paese per la piena attuazione dei diritti dell’infanzia perseguendo gli obiettivi fissati dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia. Ed è in questa logica collaborativa e propositiva che come, gruppo consiliare di minoranza, abbiamo proposto all’amministrazione comunale l’adesione alla campagna ‘Io come tu, promossa dall’Unicef, per la cittadinanza onoraria dei bambini figli di immigrati nati in Italia, nonché iniziative ed azioni concrete per gli immigrati, tra cui l’elezione del diciottesimo consigliere in Consiglio comunale in rappresentanza degli immigrati, così come previsto dallo Statuto”.

“E tutto – conclude D’Angelo – per raggiungere l’obiettivo di fare della nostra Sant’Arpino ‘una città a misura di bambino’ e di rispetto del ‘diverso’, affinché prevalga la civiltà dell’amore come dice la presidente regionale Unicef per aprirci all’ascolto ed alla partecipazione e comprendere che una comunità, per essere educante e solidale, deve costruire un’alleanza fra gli interlocutori del bambino. Occorre rompere il muro dell’indifferenza e fare rete per i bambini e i giovani, disdegnando le logiche di bottega e di potere, perchè questa è l’unica strada per aiutare i cittadini più piccoli e indifesi. Bisogna educare i bambini alla legalità mediante la verità, l’amore, la giustizia e la pace”.

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