Soppressione treno regionale: Psi e Sel chiedono intervento dei sindaci

di Redazione

 Mondragone. Antonio Taglialatela, coordinatore del Partito socialista italiano di Mondragone, Igor Prata, consigliere comunale Sel di Falciano del Massico del gruppo “Falciano Futura”, Corrado Freddino, capogruppo in Consiglio comunale di “Falciano Futura”, Vincenzo Bertone, consigliere comunale di Carinola di “Coraggio e Libertà”, …

… Pasquale Tessitore, consigliere comunale di Sel di Francolise, Andrea Capuano e Francesco Lombardi – Movimento “Mondragone Città Possibile” e i circoli Sel di Mondragone, Carinola, Francolise, Falciano del Massico, hanno inoltrato nella mattinata di mercoledì una nota congiunta indirizzata ai sindaci del Comune di Mondragone, Falciano, Carinola, Francolise, per chiedere la convocazione ad horas di un Conferenza dei Sindaci finalizzata ad iniziative urgenti e indifferibili al fine di ripristinare la fermata del Treno Regionale 2416.

Taglialatela commenta: “Solidarietà piena e convinta ai lavoratori e ai nostri studenti i quali, inermi, assistono, abbandonati dalle Istituzioni, ad una sistematica opera silenziosa di demolizione del servizio pubblico di trasporti su ferro, arrivato ad un uno stato di allarmante insufficienza, non compensato per nulla, in Provincia di Caserta, da un’agonizzante rete di collegamenti su gomma.

Un colpo mortale inferto ad un diritto fondamentale delle persone, un diritto primario dei tempi contemporanei. Il diritto alla mobilità è diritto umano. E oggi non si tratta di disapprovare una politica discutibile dei trasporti, di biasimare una pianificazione regionale e nazionale incredibilmente miope, che divide e allontana i territori invece di connetterli.

Qui si tratta di denunciare un maltrattamento, un’offesa alla dignità delle persone, una macelleria sociale, un’umiliazione. Inermi e abbandonati, assistiamo all’umiliazione del declassamento, unito ad un isolamento sempre più irreversibile nei riguardi dei cittadini di Falciano, Mondragone e Carinola e, oltremodo, dei paesi limitrofi, vedi Francolise, Sant’Andrea del Pizzone e altri, mediane decisioni prese nei caldi e comodi uffici, dove si programma in spregio delle condizioni dei lavoratori pendolari.

I Sindaci convochino un’assemblea operativa urgente, dove dovranno essere presenti i Sindaci delle tre comunità interessate e le varie rappresentanze dei cittadini (politiche, sindacali, di categoria o di iniziativa spontanea come quella dell’apposito comitato di protesta formato dai viaggiatori della tratta in parola). Dovranno essere attivati tutti i canali di comunicazione politica ed istituzionale per raggiungere i massimi livelli regionali e nazionali (Assessorato Regionale ai Trasporti, Ministero delle Infrastrutture, Trenitalia s.p.a.). In assenza di riscontri non si esiterà a dar vita o supporto a forme di protesta e contestazione che possano dar voce ai cittadini non tutelati”.

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