Recale: Pd, Sel e Psi contro il dissesto

di Redazione

 RECALE. Il centrosinistra di Recale esprime forte preoccupazione per la decisione della maggioranza consiliare, guidata dal sindaco Patrizia Vestini, di avviare la procedura di dissesto finanziario, posta all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 7 dicembre prossimo.

“Non abbiamo elementi per mettere in dubbio la gravità della situazione economica del nostro Comune – dichiarano Enzo De Angelis, Nello Romano e Massimo Argenziano -, però sappiamo con certezza che il dissesto non rappresenta una soluzione: è un fallimento, che certifica la rinuncia a cercare una strada politica per il risanamento del bilancio cittadino. Significa lasciare la città in balìa di una Commissione straordinaria di liquidazione che, come tutti i liquidatori fallimentari, avrà l’unico obbiettivo di ripianare i debiti nel più breve tempo possibile. Significa scaricare sui cittadini le conseguenze degli errori di gestione passati e presenti, con costi drammatici: la dichiarazione di dissesto impone l’aumento di tutte le aliquote, tributi e tasse ai livelli massimi, il taglio di servizi quali mense, trasporti scolastici, interventi sociali; inoltre prevede la vendita dei beni patrimoniali del Comune, la drastica riduzione degli organici, l’impossibilità di ottenere mutui o finanziamenti, per non parlare del fatto che dovremmo retribuire per un tempo imprecisato ben tre commissari governativi”.

“In breve – proseguono i segretari del Partito democratico, di Sinistra ecologia e libertà e del Partito socialista -, rappresenta la rinuncia del Comune all’autodeterminazione nelle scelte amministrative e il blocco di qualsiasi progetto per la comunità cittadina.Ci sembra abbastanza per comprendere che un’amministrazione responsabile, per non dover abbandonare definitivamente tutti i propri programmi, dovrebbe adoperarsi fino all’impossibile pur di scongiurare il dissesto. Le alternative ci sono: attraverso la predisposizione di un piano di riequilibrio, infatti, l’ente comunale può assumere l’obbiettivo di raggiungere, nel massimo di dieci anni, la sana gestione dei conti e svolgere tale compito sotto la stretta sorveglianza della Corte dei Conti, mantenendo l’autonomia amministrativa e il controllo del piano anti-dissesto, coinvolgendo e responsabilizzando l’intera collettività. Il centrosinistra di Recale rivolge un appello pressante agli amministratori di maggioranza e di opposizione: questo non è il momento di rinfacciarsi reciproche accuse, ci sarà tempo e modo per accertare le colpe presenti e passate: ora si tratta di operare responsabilmente per scongiurare un evento drammatico e carico di conseguenze negative per i cittadini”.

“La dichiarazione di dissesto – concludono De Angelis, Romano e Argenziano – segnerebbe l’irrevocabile fallimento politico per tutti”.

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