Rifiuti, Tenneriello e Bove: “Conto salato per i maddalonesi”

di Redazione

 Maddaloni. La gestione non virtuosa dei rifiuti sta diventando un conto troppo salato per i maddalonesi: uno stipendio di € 1.557,11 va al Segretario comunale, nominato commissario dal Prefetto di Caserta, con il compito di adottare tutte le misure idonee per il raggiungimento dell’obiettivo minimo di raccolta differenziata.

In poche parole, il segretario comunale è anche il commissario dei rifiuti, con il doppio stipendio. E’ l’ennesimo commissario che ha trovato casa a Maddaloni. Ma perché accade questo nella città dove il dissesto finanziario e la cattiva amministrazione fanno gridare allo scandalo?
Sono anni che viene predicata nel deserto la buona prassi della raccolta differenziata, al fine di superare la soglia del 65%, richiesta per legge (25% al 31.12.2009, 35% al 31.12.2010, 50% al 31.12.2011) ed il rischio di ulteriori aggravi di spesa pubblica. I dati della differenziata, fatti registrare dal Comune di Maddaloni, sono stati sempre bassi, tra i più bassi della Provincia di Caserta.
Basti pensare che la percentuale di raccolta dell’anno 2011 ha superato di poco il 20% (20,19 %, per la precisione) a fronte del 50% imposto dalla norma. Un vero fallimento, da riportare nel curriculum dei politici del governo locale degli ultimi anni: Antonio Cerreto (ex sindaco), Rosa De Lucia (attuale sindaco ed ex assessore di Cerreto) e Gigi Bove (ex assessore all’Ambiente ed oggi consigliere comunale).
E’ in questo periodo che si sono consumati tanti disastri, i cui effetti rovinosi solo oggi i cittadini incominciamo a toccare con mano. Veri e propri disastri, se si considerano i risvolti negativi della malandata gestione dei rifiuti, che sta avendo conseguenze insopportabili sui tributi da pagare.
Per gli enti inadempienti, vale a dire per quelli che non raggiungono le soglie minime, è applicata infatti un’addizionale al tributo, che si configura di fatto come una sanzione, rapportata alla percentuale di raccolta differenziata. Ecco perché diventa quasi proibitiva pagare la tassa sui rifiuti a Maddaloni. E non solo la tassa sui rifiuti. Questa è la dimostrazione che un comune non virtuoso, con amministratori non all’altezza, mette i cittadini con le spalle al muro e con le tasche all’aria.
Lì dove c’è disservizio, i cittadini pagano cifre da capogiro. E questo non vale solo per i rifiuti. Vale anche quando un comune in dissesto finanziario deve provvedere ad assicurare un altro compenso al segretario comunale, che diventa commissario del Servizio ecologia, a cui va una retribuzione doppia per gli incarichi che ricopre nello stesso comune. Ma anche per questo non vi è nessuna difficoltà ad onorare gli impegni. C’è la cassa comunale a cui far ricorso, ci sono i soldi dei cittadini.
E nemmeno in questa occasione il sindaco della città, l’ing. Rosa De Lucia, non ha perso tempo ad assicurare adeguate disponibilità finanziarie, ritenute necessarie ed opportune, per consentire l’espletamento delle funzioni della segretaria comunale, ma anche commissaria per i rifiuti. Non ha perso tempo ad approvare una variazione di bilancio di euro 9.342,66, con tanto di firma dello stesso segretario – commissario.
Nulla da eccepire sulla regolarità degli atti, ma non è accettabile che per gli errori dei politici-amministratori si debba far fronte sempre alla stessa cassa, la cassa del cittadino, la cassa di tutti i cittadini, compresi i loro elettori, quelli di oggi, di ieri e di sempre.

dott. Angelo Tennriello

prof. Elio Bove
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