Maddaloni. Lamministrazione de Lucia ottiene un nuovo e importante risultato: addio allo shunt, approvato il progetto di interramento.
Nella seduta di giunta comunale, su proposta dellassessore allo Sviluppo urbano integrato e piccole opere, Giuseppe dAlessandro, è stata approvata la delibera che prevede labbandono del progetto dello shunt a favore dellinterramento della linea ferroviaria nella tratta Cancello-Frasso Telesino.
Dallincontro dello scorso 17 settembre a Roma – dichiara lassessore – con Marcello Di Caterina, segretario particolare del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi era scaturita la necessità di procurare motivazioni valide affinché si abbandonasse lidea iniziale dello shunt, facendo confluire tutte le iniziative in favore dellinterramento della linea ferroviaria.
Oltre agli incontri a Roma, lassessore e il sindaco avevano avuto diversi incontri con gli assessori, regionale Vetrella e provinciale Martusciello, oltre che con lex coordinatore del Pdl, il senatore Francesco Nitto Palma. Sono state presentate tutte motivazioni utili e dettagliate che nello specifico dimostrano che la realizzazione dello shunt è, dal punto di vista dellimpatto ambientale, sociale ed economico, assolutamente negativa poiché comporterebbe limpegno della superficie di oltre 500mila metri quadrati rispetto a quella attuale pari a circa 50 mila, con alcune strade attualmente in uso che sarebbero rese cieche, alla quale dovrà aggiungersi il vincolo di inedificabilità per fascia di rispetto ferroviario della larghezza presumibile di 30 metri su ambo i lati della nuova tratta. Inoltre non sono ipotizzati, né previsti validi collegamenti con la nuova stazione, che verrà a trovarsi fortemente delocalizzata rispetto alla posizione centrale attualmente occupata, con accesso in prossimità del limite del confine con il Comune di San Marco Evangelista attraverso una strada del tutto inadeguata e priva di aree per parcheggio. Alcuni fabbricati di recente costruzione, verrebbero demoliti. La linea attraverserebbe larea del Foro Boario e del mattatoio, oltre che aree destinate ad insediamenti produttivi con la demolizione di un capannone industriale, aree nelle quali è in corso di realizzazione un intervento Peep di edilizia economica e popolare ed unarea di rispetto cimiteriale. Un altro motivo di non fattibilità del progetto risiede anche nel pronunciamento della Corte dei Conti che ha ricusato la proposta per aspetti poco chiari circa le forme e le fonti di finanziamento necessarie a coprire lintero costo dellopera.
Non abbiamo difficoltà – conclude il sindaco Rosa de Lucia – ad entrare in polemica con le precedenti amministrazioni quando si attribuiscono meriti inesistenti poiché questa attuale può tranquillamente ascriversi di aver sostenuto dal primo momento il progetto di interramento. Al contrario di quanti hanno dapprima caldeggiato lo shunt e solo in un secondo momento, di fronte allevidenza, hanno ritenuto di fare dietrofront. Abbiamo ritenuto di non considerare, fin dal principio, un progetto che prevede labbattimento di quindici fabbricati, di numerosi capannoni industriali e lacquisizione di 364mila metri quadrati di suolo. Tutto in una città già martoriata da insediamenti industriali insalubri e che vedrebbe la sua skyline ulteriormente tagliata da imponenti strutture in cemento e piloni che contrasterebbero con la vocazione storica e culturale del territorio.