Roma. Quattro ore di sciopero, e di conseguenti disagi, del trasporto pubblico locale nella giornata di lunedì 16. Una protesta promossa da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Faisa, che chiedono il rinnovo del contratto di categoria, scaduto ormai da quattro anni.
Su base territoriale, le ore di fermo sono organizzate in maniera molto diversa: a Milano i lavoratori di bus, tram e metro si fermano dalle 8.45 alle 12.45. Nel capoluogo lombardo non mancano i disagi a causa delle stazioni della metropolitana che hanno chiuso i battenti e dei pochissimi mezzi di superficie in circolazione.
A Genova lo stop va dalle 11.30 alle 15.30, a Venezia dalle 9 alle 13, a Bologna dalle 10 alle 14, a Firenze dalle 17 alle 21, a Perugia dalle 9 alle 13, a Roma dalle 8.30 alle 12.30, a Napoli dalle 9 alle 13, a Bari dalle 8.30 alle 12.30, a Palermo dalle 9.30 alle 13.30.
Situazione più critica a Torino, dove lo sciopero è stato esteso a 24 ore (dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio) per dire no alla vendita da parte del Comune del 49% dell’azienda del trasporto pubblico. Il personale della Gtt (Gruppo torinese trasporti) ha annunciato otto cortei: alcuni al mattino, altri la pomeriggio, che minacciano di creare pesanti disagi alla viabilità. Un presidio fisso è stato allestito davanti al Municipio, dove si tiene la discussione della delibera per la cessione del 49% di Gtt.
A Roma le due linee della metropolitana sono rimaste aperte mentre i collegamenti ferroviari Roma-Lido e Roma-Nord sono stati sospesi. Cancellate corse e linee per bus, filobus e tram. Traffico in tilt: intasate le strade consolari.
ANapoli la metropolitana è rimasta in funzione. Bloccato per la durata della protesta, conclusa alle 13, il servizio delle aziende del gruppo Eav, ovvero Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania. Diversi problemi per i mezzi su gomma dell’Anm. Alla protesta ha aderito il 90% dei lavoratori, secondo i dati diffusi dalla Filt-Cgil.
In Sicilia, invece, ci si mette anche la ripresa dell’attività stromboliana dell’Etna che crea ulteriori disagi a chi deve viaggiare dà e per l’isola. L’aeroporto di Catania-Fontanarossa è stato chiuso: dirottati 26 voli in arrivo e cancellate 21 partenze. A scopo precauzionale, visto che il vento spinge la cenere lavica verso sud, è stato chiuso anche l’aeroporto di Comiso, nel Ragusano.
“E’ necessario che il negoziato contrattuale riprenda nell’ambito del nuovo contratto collettivo della Mobilità e si chiuda in tempi rapidi”, sostengono i sindacati che, intanto, sono stati convocati per mercoledì, due giorni dopo lo sciopero, al ministero dei Trasporti. “In 5 mesi abbiamo fatto più che in 5 anni. – ha commentato il sottosegretario Erasmo D’Angelis -Il settore, modernizzato, può cogliere anche l’opportunità di nuova occupazione. Mercoledì presenteremo ai sindacati il quadro complessivo del lavoro in corso”.