Letta risponde a Rehn: “I nostri conti sono in ordine”

di Redazione

RehnROMA. Ai dubbi del commissario europeo agli Affari Economici, Rehn, il quale, in un’intervista a “La Repubblica”, ha ritenuto che l’Italia non starebbe rispettando sul fronte economico gli obiettivi europei, Enrico Letta risponde per le rime.

“Al commissario dico che i nostri conti sono in ordine e solo l’Italia e la Germania hanno da tre anni il Pil sotto il 3%”, dice il premier in occasione della presentazione del libro fotografico dell’Ansa in corso al Senato. “La ripresa va aiutata, non soffocata. Al Commissario dico che i nostri conti sono in ordine, la nostra politica economica è equilibrata” ha aggiunto.

“Ridice le cose scritte nel rapporto della Commissione. Noi – sottolinea il capo dell’esecutivo – abbiamo già messo in campo. Ma il commissario deve essere garante dei Trattati, non può permettersi di esprimere il concetto di scetticismo”. Anche perché il commissario Rehn potrebbe trovarsi “un Europarlamento pieno di euroscettici”.

Per Letta “il 2014 deve essere l’anno in cui l’Italia deve riuscire a mettere le riforme non solo in cantiere ma le applica. Dovrà essere l’anno in cui guardare al futuro con fiducia dopo un anno di transizione faticosa”. Il capo del governo rilancia ancora chiedendo all’Unione Europea di fare il suo dovere dove invece servirebbe: “Deve cambiare la politica europea nei confronti dei paesi terzi come Libia, Egitto, Eritrea. Dobbiamo costruire meccanismi europei in cui andiamo lì a gestire il fenomeno. I rifugiati devono essere gestiti con spirito umanitario e questa è questione principale che poniamo alla Ue”.

Letta ha poi detto la sua anche sulla crisi di governo: “E’ una crisi unica nella storia della Repubblica, quella dei primi 4 mesi dell’anno”, che ha messo a repentaglio la stabilità del Paese a rischio “deragliamento”, ma che è stata superata perché “per fortuna Napolitano ha accettato il sacrificio chiesto” e questo ha consentito “la ricomposizione”.

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