Gasparri indagato per peculato: “Non mi sono appropiato di nulla”

di Mena Grimaldi
 Roma. Il senatore
Maurizio Gasparri rischia il
processo per l’accusa di peculato. Secondo la Procura di Roma si sarebbe
appropriato di 600mila euro, in qualità di presidente del gruppo Pdl al Senato,
poi versati per intestarsi una polizza sulla vita.

Secondo l’accusa Gasparri
avrebbe il 1 febbraio di quest’anno proceduto “al riscatto anticipato della
polizza e alla restituzione dei 600 mila euro al gruppo Pdl al Senato a seguito
di specifiche richieste della direzione amministrativa del gruppo”.

La polizza,
si legge nel capo di imputazione, è stata liquidata nel febbraio scorso “in
610.697,28 euro”. Successivamente la somma di 600 mila euro, scrivono i pm, fu
restituita da Gasparri “a seguito di specifiche richieste della Direzione
amministrativa del gruppo Pdl”.

La restituzione avvenne in due tranche con due
distinti bonifici da 300 mila euro fatti il 20 febbraio e il 12 marzo scorsi.

“Non
mi sono appropriato di nulla! Ritenevo comunque di aver chiarito agli organi
competenti in maniera puntuale la vicenda relativa alla gestione dei fondi del
gruppo parlamentare del Pdl al Senato. L’operazione in questione mi era stata
proposta dalla banca che da sempre ha i suoi uffici in Senato e tutto è stato
fatto con grande trasparenza e nell’interesse del gruppo stesso”, si è difeso
Gasparri.

“Apprendere che nonostante gli elementi forniti questi fatti non
siano stati archiviati e anzi siano state avviate ulteriori procedure – ha
aggiunto – mi provoca grande turbamento e disagio, ma ho la coscienza
tranquilla perché, come sempre, ho operato con correttezza e linearità”.

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