Dalla Tobin tax all’Irpef: le scadenze fiscali di gennaio

di Redazione

 Roma. Dalla cedolare secca agli acconti Irpef e Ires fino al canone Rai: queste alcune delle scadenze fiscali che cittadini e imprese dovranno affrontare entro la fine di gennaio per regolare i loro rapporti con il Fisco.

2 gennaio – Si comincia il 2 gennaio, ultimo giorno utile per le persone fisiche per regolarizzare, attraverso ravvedimento, la seconda o unica data Irpef non effettuata a dicembre. Stessa scadenza anche per il versamento dell’Ivie e dell’Ivafe, ovvero le imposte sul valore degli immobili e delle attività finanziarie detenute all’estero.

10 gennaio – Venerdì 10 gennaio le imprese che hanno optato per il regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo (previsto dalla legge Finanziaria del 2001) dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate i dati contabili delle operazioni effettuate nell’ultimo trimestre.

15 gennaio – Scade il 15 gennaio invece la possibilità per gli eredi delle persone decedute dopo il 16 febbraio del 2013 (che abbiano presentato la dichiarazione dei redditi per conto del defunto) di versare il saldo dell’Irpef con la maggiorazione dello 0,40%. Stessa scadenza e stesse modalità a carico degli eredi anche per quello che riguarda il versamento del saldo dell’Irap, dell’Iva, del contributo di solidarietà, dell’imposta sugli immobili e delle attività finanziarie detenute all’estero dal defunto.

16 gennaio – Il 16 gennaio scatta invece l’ultima finestra per il versamento della Tobin tax (l’imposta sulle transazioni finanziarie). La scadenza riguarda non solo le banche, le società fiduciarie o le imprese d’investimento, ma anche i contribuenti individuali che abbiano effettuato transazioni finanziarie senza l’intervento di intermediari o notai.

30 gennaio – Il 30 gennaio infine, è l’ultima data utile per i titolari di abbonamento alla radio e alla tv, per versare il canone annuale o della rata trimestrale o semestrale. Intanto, sul fronte tariffe, i consumatori hanno già lanciato l’allarme sul rischio rincari a pioggia a partire dal prossimo 1 gennaio: gli aumenti colpiranno i servizi postali, i trasporti locali, i rifiuti e persino caffè, snack e bibite dei distributori automatici. Dal primo gennaio le tariffe dell’energia elettrica registreranno un incremento dello 0,7%, mentre quelle del gas resteranno invariate.

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