Catania, vendevano esami universitari mai sostenuti: arrestati

di Mena Grimaldi
 CATANIA. Due
impiegati dell’università di Catania avrebbero violato il sistema informatico
delle facoltà, modificato voti o fatto risultare superati esami non sostenuti a
studenti dell’Ateneo.

Con questa accusa la guardia di finanza ha arrestato Giovanbattista Luigi Caruso, di 50
anni, e Giuseppe Sessa, di 59,
entrambi dipendenti della Facoltà di Medicina.

Secondo quanto accertato
dagli investigatori, avrebbero falsificato la documentazione universitaria di
due studenti, entrambi indagati, e inserito fraudolentemente nell’archivio
informatico dell’Ateneo la registrazione di materie di cui non era mai stato
sostenuto il relativo esame.

Ciò avrebbe consentito di far risultare come
sostenuti 20 esami complessivi, 19 per uno studente ed 1 per l’altro, di fatto
mai effettuati. In cambio i due indagati avrebbero ottenuto somme di denaro e
altre utilità. Si parla di circa 250 euro ad esame.

Uno degli studenti ha
conseguito la laurea in medicina e dunque il possibile accesso alla professione
medica. Il costo complessivo è stato per lui attorno ai 2500 euro.

“Abbiamo sin
dall’inizio offerto la più ampia collaborazione agli inquirenti affinché
venisse fatta piena luce su una vicenda che abbiamo provveduto noi stessi a
segnalare all’opinione pubblica e a denunciare alla magistratura”, ha
dichiarato il rettore, Giacomo Pignataro.

“Gli esiti dell’indagine – aggiunge il rettore – confermano quelli della
verifica amministrativa interna che avevamo immediatamente svolto, subito dopo
aver ricevuto una segnalazione anonima. A seguito di quelle verifiche, abbiamo
subito disposto l’annullamento degli esami”.

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