Biella, legata e picchiata a morte in casa: tre fermi

di Redazione

 Torino. Svolta nelle indagini sull’omicidio della 63enne Vanda Vazzoler, avvenuto lo scorso 12 dicembre, a Vigliano Biellese, durante un tentativo di rapina.

Gli uomini della Dia di Torino e della squadra mobile di Biella, coordinati dalla procura biellese, hanno fermato due italiani, Giovanni Stramondo, Roberto Monterosso e un rumeno Daniel Stefanesi, mentre una quarta persona, di nazionalità italiana, è indagata in stato di libertà. Sono in corso, intanto, ulteriori accertamenti per chiarire l’esatta dinamica del delitto e i ruoli ricoperti dagli indagati.

La vittima, giovedì pomeriggio, era stata legata, imbavagliata e picchiata, nel suo appartamento di via Dante, a Vigliano, per farsi aprire la cassaforte di famiglia, occultata dietro ad un quadro nella camera da letto.

Secondo una prima ricostruzione, fingendosi addetti alla manutenzione di parte dello stabile amministrato dalla sorella della Vazzoler, si erano fatti aprire la porta di casa. La donna avrebbe reagito, venendo immobilizzata con del filo elettrico strappato dalla tv, imbavagliata e malmenata. “Ma lei non ricordava quella combinazione”, ha detto più volte il marito. Così in quella camera Vanda ha trovato la morte. Quando i malviventi se ne sono accorti, sono scappati senza portare via nulla.

Uno degli arrestati, Stramondo, nel gennaio del 2010 fu arrestato, insieme ad altre altri 83 persone, nell’ambito di una maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catania sullo spaccio di cocaina.

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