Alfano su Lampedusa: “Non si possono calpestare i diritti”

di Redazione

 Roma. Quanto accaduto a Lampedusa, e trasmesso in un video dal Tg2, “è un episodio grave. Non siamo disposti a transigere sui principi umanitari e costituzionali”.

E’ quanto ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nell’informativa alla Camera dei deputati sul trattamento riservato ai migranti nel Centro di soccorso e di prima accoglienza di Lampedusa.

I migranti, dice Alfano, mostravano sintomi di una malattia della pelle, e avrebbero dovuto essere visitati e trattati in una cabina di legno. “Ma alcuni di loro – dice -, spazientiti, hanno cominciato a denudarsi all’aperto”, e il trattamento disinfettante sarebbe così iniziato all’aperto. Ciò, sottolinea Alfano, “è inaccettabile su un essere umano”.

“Da tempo – ha sottolineato Alfano – è stato adottato un preciso protocollo di approccio al migrante che vige per tutti i Centri e che contempla puntuali prescrizioni sanitarie e di profilassi: ciascuna persona all’arrivo è sottoposta ad un esame sanitario preliminare per accertarne le condizioni di salute ed intervenire adeguatamente in caso di eventuali patologie. Questo deve rassicurare circa il fatto che Lampedusa, nonostante quanto di gravissimo accaduto, non rappresenta una zona franca in cui si calpestano impunemente i più elementari diritti della persona”.

Il ministro ha ricordato che in seguito all’episodio è stato rescisso il contratto con la cooperativa che gestisce il Centro, e “ho chiesto alla Croce Rossa di rafforzare il presidio” sull’isola, in attesa che l’Avvocatura dello Stato si pronunci sull’eventuale affidamento diretto della gestione alla stessa Cri.

Sulla vicenda è tornata, nel suo videomessaggio settimanale, anche il ministro della Camera Boldrini. “Credo – ha detto che chi ha a cuore la dignità delle persone ma anche l’immagine del nostro Paese non può non aver vissuto quell’episodio come una gravissima ferita”. “Non è tollerabile – ha aggiunto – che in qualche luogo d’Italia esseri umani possano essere trattati in questo modo”.

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