Scarcerato Luigi Errico, i giudici: “Non è un camorrista”

di Redazione

 Cesa. Condannato ad 8 anni di reclusione, a seguito di giudizio abbreviato, per il reato di partecipazione ad un clan camorristico ed assolto dalla IV sezione della Corte di Appello di Napoli.

La decisione è stata assunta dai giudici napoletani il giorno della vigilia di Natale, scarcerando Luigi Errico, 49 anni di Cesa, dopo due anni e mezzo di detenzione in regime di custodia cautelare.

Arrestato nel giugno del 2011 a seguito di ordinanza di custodia cautelare richiesta dai Pm della DDa di Napoli, Errico era accusato di essere partecipe al clan “Mazzara” operante su Cesa, con il ruolo di “emissario e vedetta”. A seguito di giudizio abbreviato, il Gup del Tribunale di Napoli lo condanno alla pena di anni 8 di reclusione.

Le fonti di accusa erano rappresentante dalle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, vale a dire Luca Mosca, Gaetano Vassallo e Domenico Russo. Quest’ultimo si era definito “intraneo” al gruppo Mazzara, anche se aveva dichiarato di non aver mai conosciuto di persona Errico.

Il giudizio di primo grado è stato seguito dagli avvocati Vincenzo Alesci ed Enzo Guida, che hanno redatto anche i motivi di appello avverso la sentenza di primo grado, ponendo in evidenza le incongruità delle dichiarazioni dei collaboratori nonché gli errori di valutazioni in cui era incorso il giudice di prime grado, mentre le ragioni difensive sono state sostenute nella discussione finale dinanzi alla Corte di Appello dagli avvocati Alesci ed Antonio Cassino.

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