Carinaro. Nellambito delle iniziative socio-culturali-religiose la Congrega SantEufemia di Carinaro celebra i 100 anni della posa di una delle Sante Croci più antiche esistenti nel territorio parrocchiale con un interessante convegno che si terrà il giorno 21 dicembre, alle ore 15.30, nella sala conferenze della parrocchia.
Dopo il saluto di don Antonio Lucariello, parroco di Carinaro, vi sarà lintroduzione di Giuseppe Barbato, presidente congrega. Relazioneranno Giovanni Coscione, sociologo, con padre Pierluigi Mirra e altri padri passionisti. La Santa Croce centenaria è quella posta allincrocio tra via Zampella e via Palazzo nei pressi della proprietà Di Santo.
E molto singolare celebrare un simbolo della nostra cristianità dice Giuseppe Barbato nei primi cento anni della sua posa. Infatti, negli anni scorsi era significativo dopo lespletamento della missione popolare, da parte dei padri passionisti: lasciare un segno. La Santa Croce è una delle tante che adornano il perimetro urbano della nostra Carinaro, di sicuro una delle più antiche,ma la particolarità che a me piace evidenziare che nel raggio di 50 metri dalla sua ubicazione sono nati ed abitavano delle personalità religiose che hanno dato lustro e vanto a tutto il paese. E mi riferisco ai carinaresi: a monsignor Francesco Maria Petrarca, arcivescovo di Lanciano; a padre Giuseppe Petrarca, rettore-provinciale e superiore dei Padri Barnabiti di Napoli e allattuale Arcivescovo metropolita di Napoli e presidente della conferenza episcopale della Campania il cardinale Crescenzio Sepe.
Laver pensato di commemorare – conclude Barbato – questa data storica scaturisce anche dal fatto che Carinaro è stata sempre legata ai Passionisti, alle missioni popolari, alle prediche, alle visite nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, che in più di un secolo hanno sempre svolto da noi.