Don Patriciello”benedice” la gara di calcio contro il biocidio

di Redazione

 CARINARO. Bambini, famiglie, associazioni, diversamente abili e tanta gente comune ha colorato il campo sportivo di Carinaro nell’uggioso pomeriggio di sabato per dare tutti insieme “Un Calcio al Biocidio”.

Il triangolare di calcio, nel corso del quale si sono affrontate le nazionali della Polizia di Stato, dei cabarettisti e dei neomelodici, è stata l’occasione per confrontarsi sulle tematiche collegate alla problematica della Terra dei Fuochi. Tantissime le personalità che hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Rinascita Santarpinese, in collaborazione con l’associazione “sonoqui.org”, il sodalizio Borgo e Musica, e le società sportive Asd Città di Sant’Arpino e Real Carinaro.

Erano presenti, fra gli altri, don Maurizio Patriciello, l’onorevole Antimo Cesaro, il sindaco di Cesa, Cesario Liguori, il consigliere comunale di Sant’Arpino, Francesco Capone, e l’assessore del comune di Carinaro, Giuseppe Barbato. A dare il via al torneo, con il canonico calcio di inizio, è stato don Maurizio che non ha mancato di rinnovare la sua chiamata alle armi.

“Tutti insieme – ha detto rivolgendosi ai presenti – dobbiamo proseguire lunga la strada intrapresa. La nostra voce si sta facendo sentire, in settimana si discuterà una proposta di legge. Manifestazione come quelle di oggi pomeriggio, o stamattina di Napoli servono a far tenere alta l’attenzione sulla drammatica situazione delle nostre terre che, tuttavia, hanno scelto in maniera irreversibile la strada della vita e del riappropriazione del territorio”.

E a chi gli ha chiesto se le popolazioni della Terra dei Fuochi non si fossero svegliate troppo tardi don Maurizio ha replicato “è vero, e non mi perdonerò mai di non aver fatto nulla prima. Ma i nostri concittadini, i nostri operai, i nostri contadini, la nostra gente, non dovevano, né potevano, trasformarsi in sentinelle che nel corso della notte vegliavano per vedere chi sversava rifiuti di ogni genere nei nostri terreni. Noi possiamo fare la nostra parte tenendo un comportamento civile e rispettoso, ma il controllo sui carichi di rifiuti di ogni genere che sono stati seppelliti nelle nostre campagne spettava e spetta ad altri, ed in particolare alle istituzioni”.

Dopo il calcio di inizio il presidente di Rinascita Santarpinese, Alessandro Belardo, ha donato a don Maurizio Patriciello ed all’onorevole Cesaro una prestigiosa penna offerta dalla “Marlen”.

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