Napoli, forestali in catene e in sciopero della fame

di Redazione

 NAPOLI. Si sono incatenati davanti Palazzo Santa Lucia ed hanno iniziato lo sciopero della fame, cinque dei 100 operai idraulico forestali della Comunità montana Irno Solofrana che ancora attendono il pagamento di 18 mensilità arretrate.

Protagonisti della forte azione di protesta sono Giuseppe De Caro, Antonio Gioia, Domenico Danese, Amedeo Napoli, tutti salernitani, e Mario De Sapio, avellinese. “Resteremo qui fin quando non saremo convocati dal presidente Stefano Caldoro o dall’assessore Nugnes”, dice Amedeo Napoli.

Gli operai si dicono disperati, così come lo era Franco, il collega che si è tolto la vita lanciandosi in un pozzo lasciando a casa moglie e due figli. “Vogliamo i nostri stipendi, il lavoro e soprattutto rivogliamo la nostra dignità” ripetono. Al presidio tutti i dipendenti, alcuni dei quali con oltre 35 anni di servizio, ed il presidente dell’ente montano di Calvanico Luigi Del Regno.

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