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Intasca “mazzetta”, arrestato sindaco di Sant’Anastasia
Napoli. Lo scambio di soldi, 15mila euro, sarebbe avvenuto in Municipio: il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito, è stato arrestato sabato mattina perché pronto a intascare una “mazzetta” da parte di un imprenditore, titolare di una ditta che alcuni mesi fa si era aggiudicata un appalto per la raccolta dei rifiuti.
Ma era un bluff: l’imprenditore non aveva accettato il ricatto del primo cittadino e si era rivolto ai carabinieri di Castello di Cisterna, che, coordinati dal procuratore capo di Nola, Paolo Mancuso, hanno seguito, registrando i colloqui tra i due, il momento decisivo dello scambio di denaro. Esposito, ex Pdl, è stato eletto primo cittadino del comune del Vesuviano nell’aprile 2010, con il sostegno di liste civiche.
Le indagini hanno accertato che ad aggiudicarsi l’appalto per la rimozione dei rifiuti a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, inizialmente era stata un’altra ditta, gradita al Comune, secondo gli inquirenti. In seguito a un ricorso al Tar, tuttavia, la rimozione dei rifiuti era stata aggiudicata a un altro imprenditore, al quale il sindaco aveva subito fatto capire che se avesse voluto lavorare avrebbe dovuto versare 5mila euro al mese. In caso contrario lo avrebbe ostacolato in tutti i modi.
L’imprenditore si è però rivolto ai carabinieri, i quali hanno registrato tutti i colloqui intercorsi tra lui e il primo cittadino, incontri nel corso dei quali sono stati presi accordi per il pagamento della “mazzetta”: 15 mila euro in tutto, perché c’erano due mensilità arretrate. Anche l’appuntamento di sabato, quello decisivo, è stato registrato: i due si sono incontrati prima in Municipio e successivamente in un bar vicino al Comune, dov’è avvenuto l’arresto.
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