Sicurezza stradale, Aifvs e Mamme Coraggio al Liceo “Siani”

di Antonio Arduino

 Aversa. La sicurezza stradale è stato il tema di un incontro tenuto dai rappresentanti dell’Aifvs della sede di Aversa – Agro Aversano, presieduta da Biagio Ciaramella, e dell’Amcvs (Associazione mamme coraggio e vittime della strada – onlus), presieduta da Silvana Tavoletta, …

… con gli studenti del Liceo Scientifico “Giancarlo Siani” di Aversa nel corso delle manifestazioni promosse per la settimana dello studente.

L’incontro richiesto esplicitamente dai rappresentanti di istituto Paolo Caracciolo, Gianni Schember, Vincenzo Cardone, Alfonso Fattore, dai rappresentanti alla consulta Mario Villano, Agostino Ciardiello e naturalmente dalla dirigente scolastica Rosaria Barone ha trattato in dettaglio le tematiche relative al problema. Cinture di sicurezza allacciate, casco ben indossato, limite di velocità rispettato, uso di auricolari quando si è alla guida di un’auto o di un motorino tra gli accorgimenti da utilizzare per una prevenzione di incidenti che possono portare gravissime conseguenze, come ben sanno le mamme aderenti all’associazione di Tavoletta.

Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di lanciare un messaggio chiaro agli studenti che già oggi vivono la realtà di fruitori di moto, motorini e che domani vivranno quella di automobilisti, affinché facciano tutto quanto in loro potere per evitare quelle che vengono definite stragi della strada.

Rese possibili da comportamenti superficiali e spesso irrispettosi delle regole che dimenticano il dato di fatto essenziale che la strada è di tutti. Per dare forza al messaggio i promotori dell’incontro si sono serviti anche di immagini forti, mostrando che cosa può accadere ad un bimbo che non siede nel seggiolino, all’occupante di un’autovettura che non usa cintura ad un motociclista che non fa uso del casco.

Un messaggio forte che le mamme, vittime a loro volta di incidenti stradali che hanno portato via i figli troppo spesso in giovane età, hanno voluto trasmettere agli studenti perché non accadano più tragedie come quelle da loro vissute. Tragedie che distruggono la vita sia di chi muore sia di chi resta.

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