Bimbo morto al “Moscati”, dagli accertamenti Asl risulta meningite

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Meningococco b. Questo il responso degli accertamenti eseguiti dall’Asl di Caserta dopo che un neonato di tre mesi era deceduto presso l’ospedale «San Giuseppe Moscati» di Aversa per sospetta meningite, mentre un altro era stato tenuto in osservazione sino a quando era stato escluso che fosse affetto dalla stessa malattia.

L’esito delle indagini mediche non lascerebbe, quindi, dubbi su quanto avvenuto e si era ipotizzato sin dall’inizio della vicenda. La triste storia ha avuto inizio sabato sera, quando i genitori hanno portato il piccolo, che presentava febbre alta, presso il pronto soccorso del nosocomio aversano. Gli addetti alle prime cure hanno immediatamente intuito quanto stava avvenendo ed hanno disposto il trasferimento del neonato presso il reparto di pediatria.

Qui, durante la notte, nonostante l’impegno costante prestato dagli addetti al reparto diretto dal dottor Domenico Perri, le condizioni del paziente si sono aggravate. Il piccolo è deceduto nella mattinata di domenica. Nonostante non fosse stato ancora confermata la causa della morte del piccolo, i sanitari hanno avviato la profilassi prevista in caso di meningite.

Poiché la piccola vittima era stata presente al compleanno della sorellina maggiore, dove c’erano alcune decine di persone, i sanitari hanno effettuato le attività mediche necessarie in questi frangenti tranquillizzando gli interessati.

Intanto, a Cesa, dove la sorella del piccolo frequenta la locale scuola, sebbene abiti a confine, nella parte aversana di Rione Bagno, in via delle Rose, le madri dei compagni di classe si erano rivolte al sindaco Cesario Liguori che ha loro spiegato, anche in qualità di medico, dopo aver ascoltato i sanitari del Moscati, che non era necessario effettuare alcuna profilassi.

Comunque, come confermato dai vertici dell’ospedale normanno, nessuna persona venuta a contatto con il bimbo è stata contagiata.

Nelle stesse ore, un altro neonato, della stessa età della vittima, anch’egli di Cesa, veniva ricoverato con sintomi analoghi presso lo stesso nosocomio aversano. Per fortuna, i medici del reparto di pediatria hanno potuto, in questo caso, escludere che il piccolo fosse affetto anch’egli da meningite.

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