Allarme furti e rapine, Sagliocco: “Videosorveglianza obsoleta”

di Livia Fattore

Videosorveglianza Aversa. Un furto in pieno centro riapre il dibattito sulla sicurezza, ma, soprattutto sulla videosorveglianza. Una videosorveglianza che, come afferma il sindaco, sarà pure presente, ma, di fatto, non serve a nulla essendo basati su una tecnologia obsoleta che non riesce a mettere a fuoco facce e targhe.

Un furto praticamente a ridosso della casa comunale. A farne le spese il Bar Roma, di fronte al comune, a pochissimi metri dall’edificio che ospita gli uffici. I soliti ignoti, nei giorni scorsi, in piena notte, hanno forzato una finestra interna ed hanno portato via, una volta dentro, alcuni computer e altre suppellettili. Il problema, però, non è tanto cosa è stato rubato, ma il fatto che, ancora una volta, si è avuto un colpo in pieno centro. Era già avvenuto ai danni di due negozi di via Diaz e di una profumeria di piazza Municipio. Tutti presi di mira da un rapinatore solitario, armato di pistola. Rapinatore che potrebbe essere lo stesso in tutti e tre i casi.

Dopo questi colpi, soprattutto dall’opposizione, sono stati in molti a chiedere una videosorveglianza adeguata per garantire maggiore sicurezza sia ai commercianti che ai cittadini. Telecamere che sono da tempo oggetto di discussioni infinite. Negli ultimi tempi oggetto anche di un emendamento al bilancio, presentato da sette consiglieri di opposizione, ma bocciato dalla maggioranza.

Sulla vicenda il sindaco Sagliocco ha dichiarato che quell’emendamento è stato bocciato perché già è previsto uno specifico iter nell’ambito dei programmi Piu Europa relativamente alla zona a traffico limitato in via Roma che dovrà essere ampliata.

“C’erano e ci sono – ha dichiarato il primo cittadino – 500mila euro per wi-fi e videosorveglianza di ultima generazione con fondi europei. Qualcuno dirà che lo stiamo dicendo da due mesi, ma il tempo è necessario perché dobbiamo capire cosa installare e come installarle. Inoltre, vorremmo recuperare anche le vecchie telecamere. Stiamo vedendo come procedere. Abbiamo anche ipotizzato di ricorrere alle procedure Consip”.

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