Il Consiglio approva il Puc, opposizione da’ forfait

di Antonio Taglialatela
 TEVEROLA. “Non verranno mai in Consiglio a discutere del Puc perche’ lo vogliono approvare loro, con un’altra amministrazione”.

Parole di accusa quelle del sindaco Biagio Lusini durante la seduta consiliare di lunedì sera a Teverola, che ha visto l’approvazione, alla presenza della sola maggioranza consiliare, dello strumento urbanistico. E’ proprio su questo punto che i due gruppi di opposizione, “Patto per Teverola” e “Teverola Avanti”, hanno ritenuto che, di fatto, non ci sia mai stata la partecipazione dei cittadini alla stesura del Puc, chiedendo prima il rinvio della seduta e poi, dinanzi al diniego della maggioranza, decidendo di assentarsi.

Distribuendo un volantino fuori dall’aula consiliare, prima dell’avvio della seduta, gli esponenti della minoranza hanno anche denunciato la mancanza di documentazione sul Puc che doveva essere a loro disposizione.

“E’ assurdo che non si approvi un Puc, pur non essendo d’accordo su alcuni passaggi”, ha tuonato il sindaco. L’indipendente Gennaro Melillo ha chiesto di rinviare la seduta “per consentire anche ai consiglieri di minoranza di essere presenti alla discussione” ma ai voti la proposta e’ stata bocciata, anche se tra la maggioranza si e’ registrato il voto favorevole di Agostino Di Santo.

Da sottolineare il poco edificante clima da Gestapo in aula, al punto che veniva richiamato anche chi aveva soltanto “osato” avere un cellulare tra le mani, compresi i giornalisti che stavano prendendo appunti sugli smartphone, per il “timore” che stessero registrando la seduta. Che poi perche’ questo “timore”?

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