I randagi non finiranno nel “canile lager”

di Redazione

 MONDRAGONE. “I cani di Mondragone non si muoveranno dentro strutture lager, con la revoca dell’affidamento ad uncanile lager del napoletano. Comunichiamo alla città che i cuccioli randagi hanno vinto una prima manche.

Abbiamo portato avanti una grande battaglia di giustizia e di dignità per la tutela dei nostri randagi, anche se ancora non conosciamo quando l’Amministrazione Comunale intende ufficializzare tale atto di revoca dell’affidamento”.

Lo hanno affermato Michele La Spina e Gianfranco Esposito, promotori della petizione a difesa dei randagi di Mondragone. “Una grande vittoria – continuano – grazie ad una petizione che hanno sottoscritto circa 3600 persone: una partecipazione notevole, un vero tam tam che ha impazzito letteralmente il web che in sole poche ore si è avuta una fantastica rete di solidarietà fatta da persone comuni che amano i tanti cani che spesso vengono abbandonati lungo le strade della nostra città. Un grazie va anche alla Politica buona, sincera e concreta fatta dal movimento politico con a capo Antonio Taglialatela, il quale ci ha da sempre fornito supporto e incoraggiamento alle nostre battaglie. Con la petizione abbiamo chiesto la verifica amministrativa e urgente della possibile incompatibilità strutturale e sanitaria del soggetto che si era aggiudicato la gara abbiamo chiesto di evitare che, nel rispetto della legge nazionale e regionale, i cani del Comune di Mondragone potessero essere trasferiti in strutture non idonee e invitato il sindaco e l’amministrazione comunale a farsi carico, mediante la nostra Asl competente, di adempiere ai propri obblighi di vigilanza sulla struttura che sarà l’aggiudicataria futura del servizio. Noi continueremo ad essere sempre vigili affinché i cani del Comune di Mondragone non subiscano violenze e mortificazioni facendoci portavoci di progetti per la prevenzione al randagismo, con attività e iniziative atte al pronto soccorso e sterilizzazione dei cuccioli”.

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