Torino, padre e figli morti in camper per una stufetta difettosa

di Stefania Arpaia

 TORINO. Si erano recati a Godie di Rivarolo Canavese, nel torinese, dove doveva svolgersi una gara di motocross, le tre vittime ritrovate domenica mattina senza vita.

Un padre, di 50 anni, e i suoi due figli di 14 e 6 anni, hanno perso la vita nel camper nel quale alloggiavano per aver esalato monossido di carbonio, emanato probabilmente da una piccola stufetta presente nel veicolo. Le vittime si erano recate sul luogo della gara nonostante il più grande dei figli, il 14enne che gareggiava nella categoria Junior, non avrebbe potuto partecipare a causa di un infortunio.

“Siamo una grande famiglia e anche oggi dovevamo stare insieme. Doveva essere un giorno di festa” ha detto Ivo Valenza, responsabile nazionale del settore motociclismo Asi, che conosceva la famiglia. “Erano una squadra”, per questo nonostante l’assenza del ragazzino in gara, la famiglia avrebbe partecipato lo stesso alla finale del campionato interregionale Asi di motocross.

Un giovane pilota di motocross ha raccontato: “Li ho visti arrivare ieri pomeriggio. Erano qui per la gara anche se il ragazzo, che correva nella categoria Junior, non avrebbe partecipato perchè infortunato. Erano qui anche lo scorso fine settimana. Quei ragazzi erano miei amici”.

I 160 partecipanti alla competizione hanno deciso di sospendere la gara e donare tutte le quote d’iscrizione alla mamma dei due ragazzini. I corpi delle tre vittime sono stati trovati intorno alle 09.20 dal medico della gara.

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