NAPOLI. La dilatazione dei tempi, come è emerso finora nel processo, nel dare l’abbandono nave, credo che sia imputabile all’uso di una terminologia tecnica approssimata e spesso contraddittoria nel riportare i dati necessari.
Lo ha detto Francesco Schettino, in una pausa del processo sulla Costa Concordia, commentando con l’Ansa le ultime udienze. Dati – ha continuato – sulla scorta dei quali sono state prese le decisioni più opportune, tutto in relazione al contesto dell’emergenza.
Logicamente i dubbi inerenti la comunicazione – ha detto ancora Schettino in relazione a testimonianze delle ultime udienze – sarebbero stati oggetto di ulteriori richieste di informazione che dovevano essere fatte con la dovuta calma. E quindi ecco il perchè del conseguente ritardo nel prendere decisioni che in quel caso erano irrevocabili.