Sardegna, centinaia gli sfollati dopo alluvione

di Redazione

 NUORO. Mentre nella campagne fra Bitti e Onanì (Nuoro) si cerca ancora l’ultimo disperso e le popolazioni colpite dall’alluvione fanno i conti con i danni causati dal ciclone Cleopatra, in Sardegna l’allerta meteo che doveva finire nella sera di oggi 23 novembre è stata prorogata dalla Protezione civile regionale per le prossime 24-36 ore.

Si prevede un livello di moderata criticità per rischio idrogeologico nell’Iglesiente, Campidano, Logudoro, Gallura. Sull’isola già flagellata dall’alluvione sono in arrivo temporali e forte raffiche di vento.

Per quanto riguarda i danni, secondo il commissario per l’emergenza, Giorgio Cicalò, ci vorranno 60 giorni per avere una prima stima. Venerdì 22 novembre sono state avviate le ricognizioni dettagliate e inviate ai 60 Comuni che hanno subito danni le schede per il censimento. Saranno quindi le stesse Amministrazioni comunali a segnare i beni che colpiti dall’ondata di maltempo.

Il numero degli sfollati è sceso a 871: 644 sono ospiti di parenti, amici o conoscenti, gli altri 227 di strutture di accoglienza allestite in edifici comunali o parrocchie.

Intanto centinaia di soccorritori e volontari continuano a lavorare senza sosta a Olbia per sgombrare le strade e fornire conforto alla popolazione alluvionata mentre la Protezione civile ha disposto dal centro operativo di Macchiareddu il trasferimento nella cittadina della Gallura di altre attrezzature necessarie soprattutto all’isolamento dall’acqua e dal fango, come un pavimento flottante di 160 metri quadri.

E il sindaco Gianni Giovannelli ai microfoni di SkyTG24 denuncia: “Da anni ho urlato la necessità di poter usare 50 milioni delle casse del Comune per le infrastrutture in modo mitigare il rischio idrogeologico e per mettere in sicurezza le scuole, ma non mi è mai stata data la possibilità di derogare al patto di stabilità”. “Ora – continua Giovannelli – il ministro Lupi ha detto che a fine anno metterà a disposizione un miliardo di euro per tutti i Comuni al di fuori del patto di stabilità con questo indirizzo, ma io ancora piango i morti che abbiamo sulla coscienza perché non è stata data risposta alle esigenze sul territorio”.

Sull’isola nel pomeriggio è arrivato anche il ministro all’Ambiente, Andrea Orlando. “Dobbiamo dare una mano alle amministrazioni per una riconversione urbanistica, anche alla luce delle scelte che sono state fatte nel corso degli anni” ha detto Orlando, durante l’incontro con i sindaci colpiti dall’alluvione a Olbia. “La risposta ai problemi è la programmazione e la pianificazione del territorio – ha sottolineato il ministro – i condoni sono esattamente l’opposto”.

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