Il Csm archivia il caso Esposito, ma bacchetta il giudice

di Mena Grimaldi
 ROMA. IL Csm
archivia la pratica aperta sul giudice Antonio
Esposito
e boccia l’ipotesi di trasferimento d’ufficio.

Esposito,
presidente del collegio che in Cassazione ha condannato Silvio Berlusconi nel processo sui diritti tv Mediaset, era stato
al centro delle polemiche per l’intervista rilasciata al Mattino prima del
deposito delle motivazioni sulla sentenza.

Il plenum Csm non ha lesinato però
una bacchettata ad Esposito, affermando che il suo comportamento “può integrare
profili di natura disciplinare”.

La decisione è stata presa a maggioranza (17
voti favorevoli, 2 contrari, 5 astenuti) dal plenum che ha approvato, seppur
con emendamenti, la delibera proposta dalla prima Commissione
sull’archiviazione del fascicolo aperto lo scorso agosto sull’eventuale avvio
di una procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità a carico di
Esposito.

Tra i sì anche quello del laico del Pdl Annibale Marini. Tra gli astenuti due togati di Magistratura indipendente
e il presidente della Cassazione, Giorgio
Santacroce
“per ragioni di opportunità”.

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