Berlusconi: “I miei figli si sentono come ebrei sotto Hitler”

di Redazione

 ROMA. “I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso…”.

Così risponde Silvio Berlusconi, nell’anticipazione diffusa dell’ultimo libro di Bruno Vespa, quando gli si chiede se sia vero che i figli del leader Pdl gli hanno chiesto di vendere tutto e di andare via. Un paragone che però scatena l’immediata reazione della comunità ebraica italiana, con il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, che parla di paragone fuoriluogo e con il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, che lo considera un paragone “non soltanto inappropriato e incomprensibile ma anche offensivo della memoria di chi fu privato di ogni diritto e, dopo atroci e indicibili sofferenze, della vita stessa”.

“Non credo che Berlusconi debba scuse agli ebrei ma semmai a sé stesso”, dice Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma. “Rimango basito, è un paragone che pur considerando il clima, su cui non entro nel merito, dal punto di vista storico è alquanto fuori luogo. Il clima in cui si viveva sotto il periodo nazista è un clima di persecuzione di stampo razzista, in cui l’unica soluzione era quella di uscire come cenere dai camini di Auschwitz. Le famiglie ebraiche dopo essere state discriminate, intimidite, venivano catturate e uccise, tutti, bambini compresi. Non c’erano processi né tribunali, non c’era appello”. A questo punto, conclude Pacifici, “forse sarebbe più interessante sentire direttamente i figli, come si sentono dopo questo paragone”.

Parole dure arrivano anche dal Pd, con il capogruppo alla Camera Roberto Speranza. In difesa di Silvio Berlusconi scende in campo Renato Brunetta, il quale, in una nota, afferma che “stabilire un paragone tra il dolore dei propri figli, quanto di più caro abbia un uomo e un padre, e la persecuzione degli ebrei non è affatto la banalizzazione di una tragedia immane, semmai dimostra il sentimento di condivisione che anima il presidente Berlusconi nei confronti di questo popolo”.

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