Lettieri: “Pd all’opposizione? Decidera’ l’assemblea”

di Antonio Taglialatela

 GRICIGNANO. “Capisco l’amarezza che c’è nell’attuale dirigenza del Pd di Gricignano ma è la conseguenza che stanno pagando dopo una stagione fallimentare”.

Così Vittorio Lettieri, consigliere comunale del gruppo di opposizione “Giovani per Gricignano”, in una video-intervista concessa a Pupia, sintetizza lo scenario venutosi a creare nel locale circolo del Partito Democratico dopo che domenica scorsa, in occasione dell’elezione del segretario provinciale, il gruppo guidato da lui, insieme a Giuseppe Diretto e Pasquale Dello Margio, ha messo a segno 180 adesioni contro le sole 30 registrate nell’ultimo tesseramento risalente al 2011.

C’è chi ha parlato di “assalto alla diligenza” dei Guida (Tonino, ex vicesindaco e presidente del partito, e il figlio Attilio, assessore in carica nella giunta Moretti) ma il giovane consigliere chiarisce: “Nessuna mossa premeditata. La scelta di aderire al Pd, insieme a Giuseppe Diretto e Pasquale Dello Margio, arriva durante un percorso che si è sviluppato nel corso del tempo. Già a partire dall’anno scorso abbiamo dato il nostro contributo, partecipando alle primarie per il candidato premier. Da allora abbiamo costituito il circolo dei Giovani Democratici, che prima non esisteva a Gricignano, e continuato a fare politica negli ambienti casertani. Poi la scelta di scendere direttamente in campo sul territorio cittadino, insieme a tanti amici pronti a seguirci nel futuro cammino”.

Eppure, in una nota ufficiale, la segreteria cittadina del Pd ha parlato di adesioni “occasionali e sterili”, alludendo palesemente ai tesserati che fanno riferimento al trio Lettieri-Diretto-Dello Margio. “Capisco – incalza Lettieri – che possa dispiacere alla dirigenza locale, ma un partito deve essere aperto a tutti e non solo a parenti, affini e amici di vecchia data. Non a caso, quando chiedemmo, come Giovani Democratici, di celebrare il congresso la dirigenza cittadina del partito ci negò la sede”. “E poi – continua il consigliere – credo che il segretario di un partito non possa permettersi di fare certe affermazioni, perché non si può giudicare un’adesione ‘sterile’. Tutti coloro che hanno la volontà di partecipare alla vita di un partito hanno il diritto di farlo”.

Nonostante le polemiche, Lettieri fa gli auguri a Tonino Guida e alla dottoressa Tessitore “per essere stati nominati fra i 300 rappresentanti del comitato provinciale”. Tuttavia, è chiaro che, dopo l’8 dicembre, data delle primarie per il segretario nazionale, si arriverà alla resa dei conti e alla “presa” del partito da parte della maggioranza degli iscritti. Si parla già di spostamento della sede, da un versante all’altro della piazza Municipio: da quella attuale, accanto al Bar Bellofiore, a quella “storica”, accanto al Bar D’Angelo, di proprietà della famiglia Lettieri, che già ospitò il partito sin da quando era ancora Margherita. “Lo valuteremo. – commenta Lettieri – Quello che più ci interessa è che il partito sia aperto a tutti”.

Una situazione che andrà sicuramente a determinare nuovi scenari anche in Consiglio comunale dove il Pd dovrà assumere una posizione chiara, non potendo restare diviso tra una rappresentanza in maggioranza e l’altra in opposizione. A scacciare via questa ambiguità sarà chiamata l’assemblea, in cui Lettieri vanta la maggioranza dei componenti. Ed è qui che il consigliere lancia un messaggio facilmente interpretabile: “Se la maggioranza del partito deciderà di non appoggiare più la coalizione di Moretti coloro che non si rivedranno in questa linea dovranno fuoriuscire dal partito”.

Vittorio Lettieri e il caso Pd – VIDEO

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