Paul McCartney scrive a Putin: “Liberi gli attivisti di Greenpeace”

di Emma Zampella

Paul McCartneyPaul McCartney scrive al presidente russo Vladimir Putin: “Liberi gli attivisti di Greenpeace”.

L’ex artista dei Beatles ha inviato una missiva nella quale ha chiesto al presidente di “usare la sua influenza” per restituire alle loro famiglie i 30 attivisti della Arctic Sunrise agli arresti in Russia da settembre scorso dopo l’assalto alla piattaforma petrolifera Gazprom per protesta contro le trivellazioni nell’Artico.

Nel messaggio che accompagna la lettera McCartney auspica che i 2 giornalisti e i 28 attivisti, tra cui l’italiano Cristian D’Alessandro, possano tornare dalle loro famiglie in tempo per Natale.A far circolare la notizia della lettera è stato lo stesso cantante che ha pubblicato l’intero scritto sul suo blog e suo sito russo “lenta.ru”. Dalla stessa si legge infatti: “Caro Vladimir, spero che questa lettera ti trovi in buona salute. Spero non ti dispiaccia se sollevo il problema” dice il cantante prima di lanciarsi in difesa delle buone intenzioni dei militanti ecologisti, mostrando di conoscere il cuore delle preoccupazioni del Cremlino.

“I miei amici russi dicono che in alcuni ambienti, i manifestanti sono considerati nemici della Russia, che fanno la volontà dei governi occidentali – affermazione e considerazione poi smentita dallo stesso artista che continua – Greenpeace non è una organizzazione anti-russa. Danno sempre fastidio a questo o quel governo, certo. Ma, lo dico perché lo so, non hanno mai e in nessun luogo al mondo preso soldi da governi o aziende”. “Accettano la responsabilità di quello che hanno fatto veramente”, nota McCartney: “Ma non si può trovare una soluzione del problema che convenga a tutti?”, chiede.

E, pur giurando di dare per scontata l’indipendenza della magistratura in Russia, conclude: “Mi chiedo se è possibile utilizzare la tua influenza, qualunque essa sia, per restituire i detenuti alle loro famiglie?”. Da ieri i 30 attivisti sono stati trasferiti da Murmansk nelle carceri di San Pietroburgo. La loro custodia preventiva scade il 24 novembre, ma potrebbe essere estesa entro il 17 novembre. “Milioni di persone in decine di Paesi – scrive ancora McCartney – le sarebbero grate se volesse liberarli”. Il musicista, che più di 10 anni fa aveva suonato sulla piazza Rossa, auspica poi un incontro con Putin a Mosca,”quando i nostri impegni lo permetteranno”.

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