Cappella sequestrata e tumulazione negata: Ciontoli scrive al sindaco

di Redazione

 CASERTA. “Una profonda sofferenza che può trasformarsi anche in autentica peripezia e tragedia di vita”. Con queste parole il consigliere comunale Antonio Ciontoli, in una lettera inviata al sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, …

… descrive la vicenda che ha visto una famiglia casertana impossibilitata a tumulare un defunto nell’edicola di famiglia all’interno del cimitero. L’edicola, dove sono collocate le spoglie dei nonni fin dal 2003, è stata sottoposta a sequestro e, pertanto, non utilizzabile per la tumulazione del capofamiglia, deceduto di recente.

“Da qui – scrive Ciontoli – sono cominciate mille peripezie, a partire dal recupero di tutte le carte relative alla titolarità della cappella, alla spola fatta con gli uffici comunali al fine di acquisire il nullaosta alla tumulazione che, divenuto definitivo diniego, ha prodotto l’esigenza di ritardare di 24 ore la sepoltura, con la spasmodica ricerca di un loculo in una arciconfraternita che ha comportato notevoli ed ulteriori complicazioni di ordine burocratico e l’esborso aggiuntivo alle spese funerarie di altri 3.230 euro per l’acquisto di un loculo, da cui poi la salma dovrà essere rimossa trascorsi gli anni prescritti per legge per poter essere ricongiunta al gruppo familiare”.

Cittadini che si sono ritrovati nelle stesse condizioni di disagio di altre centinaia di famiglie casertane che, a seguito di provvedimento giudiziario, vivono il sequestro dell’edicola o della cappella in cui sono custodite le spoglie mortali di congiunti, la cui dipartita è ascrivibile anche a 15/20 anni fa.“Premesso che è indiscusso il lavoro della magistratura – continua Ciontoli – chiedo al sindaco di porre in essere ogni più utile iniziativa affinché il disagio derivante da una profonda sofferenza non abbia poi a trasformarsi anche in autentica peripezia e tragedia di vita”.

Il consigliere pone all’attenzione del primo cittadino la esigenza, nelle circostanze simili a quella rappresentata, di valutare la possibilità di una sepoltura in deroga, salvo ad adottare i provvedimenti consequenziali allorquando sarà fatta piena chiarezza sulla situazione.

“Il racconto prodotto dalla famiglia, che ha sporto denuncia ai carabinieri, ha generato un’accentuazione dei punti di sofferenza e del disagio che ho, in parte, ascoltato anche da altri cittadini”, scrive ancora Ciontoli, che chiede a Del Gaudio di individuare “una formula che, non incidendo sulle indagini in corso, metta anche gli attuali funzionari del cimitero nella condizione di accompagnare con la massima delicatezza ed attenzione questi momenti di grande dolore”.

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