Pizzo sulle slot machine: tre arresti contro il clan dei casalesi

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Avvalendosi della forza intimidatrice del clan dei casalesi avrebbero chiesto il “pizzo” a imprenditori che gestivano slot machine in sale scommesse dell’agro aversano, pretendendo il 20 per cento di tutti i guadagni.

Con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, domenica mattina i carabinieri del nucleo operativo di Casal di Principe hanno arrestato Pasquale Caterino, 26 anni, Romolo Corvino, 46, e Vincenzo Di Caterino, 28. I fatti, secondo le indagini coordinate dalla Dda di Napoli, sarebbero avvenuti nei mesi di settembre e ottobre scorsi.

Già lo scorso 31 ottobre era stato eseguito nei confronti dei tre indagati un decreto di fermo. Uno degli arrestati, già condannato nel processo “Spartacus”, tornato in libertà a luglio, è ritenuto elemento di primo piano del clan.

“Gli imprenditori vittime delle richieste estorsive hanno fornito piena collaborazione alle indagini, dimostrando in tal modo piena fiducia nelle istituzioni”, fanno sapere gli inquirenti.

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