Dimissioni Masi, Zampella: “Basta con matrimoni misti”

di Redazione

 CARINARO. Oggi a Carinaro i riflettori sono puntati sullo scontro tra il sindaco Masi, uno dei migliori “cavalli di razza” della Dc, e il suo assessore Dell’Aprovitola.

Lo scontro nasce dal fatto che è stata commessa una leggerezza edilizia nello pseudo centro storico, che si poteva risolvere amichevolmente e civilmente. Invece tutto è finito in una cagnara. Apprendiamo che Masi ha invitato a ponderare i termini della questione, ma messo di fronte al “niet” si è dimesso. E ha fatto bene. Oggi possiamo aprire una polemica giustificata “contro” l’amministrazione? Penso davvero di no. Masi ha detto con un linguaggio pulito, che non offende la dignità del suo assessore, che bisognava correggere l’errore.

Il sindaco ha criticato, si badi bene, il comportamento dell’assessore, ossia il ruolo sociale, non la persona. La critica di confrontarsi per capire la posizione altrui è un valore, non disvalore. Mentre ogni insulto o attacco alla dignità di una persona è sempre da condannare. Per quanto mi riguarda, i “matrimoni misti” finiscono sempre male.

Le amministrazioni si rompono per mancanza di un progetto politico a larga partecipazione e perché gestite in modo elitario e basate solo sulle aspettative e le speranze di pochi, cioè degli eletti. Il fallimento della politica a Carinaro è figlio della tecnica della lista civica che svuotata di contenti politici per il bene comune si basa sulla somma dei voti dei candidati. Bisogna ritornare alla politica. L’antipolitica si combatte con la cultura politica, i cattivi costumi si combattano con i buoni costumi.

Contro la trasformazione dello spazio pubblico in privato è necessario – come giustamente dice l’amico consigliere Sardo – dire no ad una lista fatta a tavolino per sommare i voti dei candidati per vincere le elezioni, mentre bisogna dire sì ad una lista frutto di un accordo virtuoso che prevede la disponibilità di ciascuno ad accogliere le ragioni dell’altro per avviare una nuova stagione basata sulle idee e le idee camminano sulle gambe degli uomini.

Questa è la soluzione da seguire che propone Sardo per affrontare e risolvere i problemi. No all’atteggiamento nichilista del “distruggiamo tutto poi si vedrà”. Sono d’accordo.

Giuseppe Zampella

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