Terra dei Fuochi, le rivelazioni di Schiavone e la rabbia degli attivisti

di Redazione

 CASERTA. Sconvolgente il racconto del pentito Carmine Schiavone. Dopo 16 anni le dichiarazioni dell’ex boss del clan dei casalesi alla commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti sono diventate pubbliche.

Solventi, scarti industriali, edili, ospedalieri, fusti tossici che valevano due milioni e mezzo di lire a pezzo, venivano nascosti a 25 metri di profondità in queste terre della zona tra Caserta e Napoli nord, per volontà dei boss gentiluomini che consapevoli del rischio avvelenavano la loro terra e la loro gente.

Nel ‘97 il pentito annunciava, a mo di profezia, tra vent’anni moriranno tutti gli abitanti di quella zona di tumore. I documenti resi pubblici, anche sul sito della Camera dei Deputati, hanno scosso tutti, non per quello che raccontano, ma per l’immobilismo di chi ha ascoltato queste parole per più di un decennio.

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