Furto di cavi elettrici, Polfer sequestra 18 tonnellate di rame

di Nicola Rosselli

 NAPOLI. Una “miniera”, nel vero senso della parola, quella scoperta dagli agenti della Polfer di Napoli a Marcianise.

Nel corso dei continui controlli effettuati presso i centri di raccolta di materiale ferroso, al fine di arginare il diffusissimo fenomeno dei furti di cavi in rame che, lungo le tratte ferroviarie di Napoli e Caserta ha assunto grosse proporzioni, gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria del Compartimento della Campania, nel pomeriggio di mercoledì, ha sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di rame.

In particolare, a seguito di attività investigativa, nel corso di un controllo effettuato presso una società dedita alla compravendita di materiali ferrosi di Marcianise, i poliziotti hanno rinvenuto un grosso quantitativo di rame, in parte nudo ed in parte ancora guainato. Il titolare dell’attività non è stato in grado di documentare la provenienza dell’oramai prezioso metallo, per cui gli agenti hanno proceduto al sequestro verbalizzando la presenza sul posto 18 tonnellate di rame.

Il titolare del centro di rottamazione, G.U., 30 anni, di Napoli, è stato denunziato, in stato di libertà, per ricettazione e violazione della legge ambientale atteso che all’interno dello stesso centro venivano anche rinvenuti altri rifiuti pericolosi. Il sequestro eseguito ha certamente inferto un altro duro colpo al commercio ed allo stoccaggio di rame di provenienza illecita atteso che il valore del materiale sequestrato si aggira sui 100mila euro. Sono in corso ulteriori indagini tendenti a risalire ad altri eventuali complici del traffico illecito.

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