Caserta, incendiano rifiuti speciali: arrestati titolari di officina

di Redazione

 CASERTA. I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Casal di Principe hanno tratto in arresto due persone, proprietarie di un’officina meccanica, sorprese in flagranza di reato subito dopo aver appiccato un rogo di rifiuti speciali, derivanti da parti di carrozzeria di autovetture, prevalentemente in plastica e vetroresina.

Nell’ambito di servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati a prevenire e reprimere il fenomeno dello sversamento illecito dei rifiuti e dei cosiddetti “roghi tossici”, i militari hanno notato un denso fumo nero che si liberava da un’area privata di Villa Literno, in cui è ubicata un’officina meccanica.

Facendo subito fatto irruzione all’interno del perimetro dell’officina, i carabinieri hanno sorpreso i due proprietari italiani e originari del posto, padre e figlio di 66 e 21 anni, in prossimità dell’incendio, i quali, alla vista degli uomini dell’Arma, cercavano frettolosamente di domare le fiamme.

L’intera area, officina meccanica compresa, è stata sottoposta a sequestro penale, anche al fine di approfondire e verificare ulteriori illeciti nello smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dall’attività. Gli arresti sono stati convalidati dal Tribunale di Napoli Nord.

Appena 20 giorni fa, utilizzando telecamere investigative nascoste a Casal di Principe, i carabinieri avevano deferito in stato di libertà 13 persone per sversamento illecito di rifiuti, mentre altri due uomini erano stati tratti in arresto sempre per incendio di rifiuti. Quest’ultimi erano due cittadini algerini, bloccati proprio mentre alimentavano un rogo tossico appiccato sui rifiuti sversati, a poco decine di metri dal centro abitato. I carabinieri, intanto, invitano i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine, segnalando tempestivamente eventuali incendi di rifiuti.

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