Sun, gli studenti chiedono la riduzione delle tasse universitarie

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Gli studenti della Sun, con due facoltà ad Aversa, si sentono vessati dalle tasse e fanno sentire la loro voce nei confronti delle istituzioni accademiche.

Il gruppo studentesco“Collaborazione per lo sviluppo” ha preparato un documento per la richiesta di riduzione delle tasse che è stato portato in consiglio degli studenti dal consigliere Riccardo Toscanini ed approvato all’unanimità. In esso viene denunciata l’inopportunità dell’incremento del contributo regionale che gli studenti della Sun a partire da quest’anno dovranno accollarsi, passando 60 a 140 euro.

“L’aumento – ha dichiarato Toscanini – risulta incomprensibile e ingiustificato. Incomprensibile perché i servizi offerti dall’ateneo agli studenti non sono migliorati; ingiustificato perché i contributi regionale erogati alla Sun non sono stati implementati. Il documento verrà portato nel Senato accademico e nel Consiglio d’amministrazione per la discussione”.

Mozione approvata in consiglio degli studenti della Sun

Volevo portare all’attenzione del consiglio degli studenti la problematica relativa al piano tasse e contributi. Il nostro piano è strutturato in modo da tenere in considerazione le fasce di reddito (e questa è una cosa giusta), ma è stato strutturato sulla base di un tassa regionale che ammontava intorno a 60 euro. Da circa un anno il ministero ha preteso che le tasse di contributo regionale per l’università siano uniformate e nel nostro caso sono state più che raddoppiate.
Tenendo conto solo di questo dato già si rende indispensabile la rivisitazione di questo piano, quantomeno per coloro che appartengono alle fasce di reddito che non sono l’ultima, inoltre c’è da tener presente che nonostante gli aumenti di questi anni del contributo degli studenti non c’è stato alcun miglioramento dei servizi offerti né tantomeno un implemento degli stessi.
Non bisogna tantomeno trascurare il dato dei fondi autogestiti dagli studenti, che non solo risulta essere il più alto tra gli atenei campani (e non solo), ma parte di questo non viene speso o comunque non viene speso per iniziative di ampio interesse.
Tenuto conto di tutto ciò e della grave crisi che attraversa il nostro paese, io chiedo al consiglio degli studenti che attraverso i propri senatori accademici e consiglieri d’amministrazione, non solo si manifesti la volontà agl’organi preposti di ottenere un abbassamento delle tasse studentesche, ma che lo pretenda nella previsione di bilancio 2014.
Qualora il consiglio accettasse la mia proposta chiedo che i senatori e i consiglieri d’amministrazione rendicontino il loro operato al Cds e portino nelle prossime sedute i verbali delle riunione di Sa e Cda in modo che si dia diffusione dell’operato del consiglio attraverso i consiglieri stessi.
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