La maggioranza si frantuma, Sagliocco: “Dietro c’e’ una regia occulta”

di Nicola Rosselli

Giuseppe Sagliocco AVERSA. Riorganizzarsi. E’ questa la parola d’ordine dopo la seduta del Consiglio comunale di giovedì scorso che, in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo per il 2013, ha fatto registrare un vero e proprio terremoto politico con la fuoriuscita di sette consiglieri dalla maggioranza, due assessori dimissionari e Pdl e Udc ufficialmente divisi.

Da parte sua, il sindaco Giuseppe Sagliocco prende atto della nuova situazione che vede la sua maggioranza poter contare su un voto in più, oltre al suo, e compie un’analisi di quanto accaduto ricordando che i malesseri interni al Pdl, così come avvenuto a livello nazionale, vengono da lontano, da quando si è tentato di mettere insieme due realtà. Diverso il discorso per l’Udc. Per il primo cittadino, infatti, alcuni consiglieri del partito di Casini hanno ritenuto che non vi fossero elementi di rilievo per votare a favore dell’approvazione del bilancio, mentre altri hanno pensato il contrario, “ma credo – ha evidenziato Sagliocco – che dietro ci sia stato qualcuno, non so se a livello locale o provinciale, che ha lavorato. Certo è che gli assessori, sino a quando sono stati presenti, hanno dato un apporto eccezionale a questa amministrazione. Da parte mia sto ancora attendendo l’incontro che la segretaria provinciale dell’Udc mi aveva preannunziato”.

Un chiaro riferimento al presidente dell’amministrazione provinciale Domenico Zinzi, ritenuto, soprattutto con la nomina del commissario Giovanni Mancino, il regista della fuoriuscita dalla maggioranza dell’Udc sino a provocarne la fuoriuscita di due dei quattro consiglieri presenti in consiglio. Lo stesso Sagliocco, poi, non perde la speranza e afferma che ci sono, comunque, margini per il recupero.

Sulla sponda oramai opposta dei sette giovani consiglieri passati all’opposizione, consapevoli di rappresentare il 25% dell’elettorato, si cerca di non disperdere questo patrimonio di consensi. “Stiamo ipotizzando – ha dichiarato Michele Galluccio – di dare vita ad una organizzazione stabile che ci consenta di formulare proposte per il futuro della città assicurando il massimo della partecipazione, parola che era ed è completamente sconosciuta all’interno della coalizione”.

“Il dato politico del consiglio comunale dell’altro giorno è incontrovertibile. – afferma dall’opposizione il segretario cittadino del Pd, Carmine Esposito – Il sindaco in 19 mesi è riuscito a demolire la sua maggioranza e, nonostante i numeri abbiano permesso l’approvazione del bilancio di previsione, riteniamo che la sua esperienza sia giunta al capolinea. Prenda atto delle critiche ricevute, di una città ormai allo sbando e per il bene di tutti rassegni le dimissioni”.

Per l’esponente democratico inoltre “l’opposizione era giunta in aula per dare il proprio apporto costruttivo al documento, deficitario, predisposto dall’assessore Rossi. Avevamo presentato un cospicuo numero di emendamenti, preparati da tutto il direttivo e da un gruppo di giovani volenterosi, in grado di trasformare un documento tecnico in uno dal chiaro indirizzo politico. Purtroppo, però, il centrodestra, in modo del tutto pregiudiziale, ha scelto di bocciare i nostri emendamenti”.

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