Il nuovo “scacchiere” del Consiglio Comunale

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Due assessori dell’Udc dimissionari e sette consiglieri comunali fuori dalla maggioranza di centrodestra.

Il terremoto politico, già facilmente profetizzabile alla vigilia della seduta di consiglio comunale che doveva approvare il bilancio preventivo per il 2013, si è concretizzato nella mattinata di ieri quando i due esponenti del partito di Pierferdinando Casini, Romilda Balivo e Raffaele de Gaetano, hanno protocollato presso la casa comunale le loro dimissioni perché “essendo mutato il percorso politico del nostro gruppo all’interno dell’attuale amministrazione, riteniamo giusto e doveroso condividere coerentemente la scelta del nostro partito e restituire le deleghe affidateci”.

Queste dimissioni rappresentano il primo atto ufficiale conseguente alla spaccatura in seno al partito che a livello provinciale fa capo a Mimì Zinzi. Quest’ultimo ha dettato la linea ufficiale ponendosi contro il sindaco Sagliocco (reo a suo avviso di non aver dato l’apporto promesso al partito in sede di elezioni politiche) e portando l’Udc all’opposizione. Una posizione seguita dai consiglieri comunali Orlando de Cristofaro e Augusto Bisceglia, mentre Luigi Vargas e Domenico Palmieri si sono posti, di fatto contro, appoggiando la coalizione di maggioranza. Stessa situazione, ma, a parte invertite nel Pdl, dove il partito ufficiale con cinque consiglieri (Mario Tozzi, Luciano Luciano, Salvatore della Vecchia, Stefano di Grazia e Gabriele Costanzo) rimane in maggioranza, mentre tre consiglieri passano all’opposizione (Michele Galluccio, Gianpaolo dello Vicario e Gino della Valle).

All’opposizione anche Paolo Galluccio che, di fatto, si stacca da Noi Aversani, e Imma Lama, autonomista. Alla fine, la nuova maggioranza si fonda su un voto di differenza, 13 a 11. Basterà il passaggio all’opposizione di un altro consigliere per andare in stallo, anche se c’è sempre il voto del sindaco. A questo punto il discorso passa alla nuova composizione dell’esecutivo che, di fatto, si trova a dover sostituire quasi la metà dei suoi componenti, ossia tre su sette.

Oltre a Balivo e de Gaetano, dimissionari da ieri, occorrerà sostituire anche il dimissionario (sin dal mese di luglio scorso) Raffaele Massimo Pizzi, pidiellino espressione dei tre consiglieri berlusconiani passati all’opposizione. I giochi sono aperti, ma non più di tanto. Essendo tutti i consiglieri importanti per il mantenimento della maggioranza, il primo cittadino non avrà le mani tanto libere nel decidere le nuove nomine assessoriali.

Ecco, allora, che al posto dei due assessori Udc in giunta dovrebbero fare il loro ingresso un rappresentante del consigliere comunale indipendente Paolo Santulli (anche se l’esponente centrista ha dichiarato di non aver chiesto nulla e di essersi nuovamente e sensibilmente avvicinato al suo vecchio partito – il Pdl – sebbene non ufficialmente) e un rappresentante del duo Vargas e Palmieri. In questo senso sono in molti ad ipotizzare il ritorno sulla scena politica del più volte ex assessore democristiano negli anni ’90 e anche nella recente giunta guidata da Domenico Ciaramella, Nicola Palmieri, fratello di Domenico.

Il posto lasciato libero da Raffaele Massimo Pizzi, infine, dovrebbe continuare ad essere appannaggio del Pdl. In particolare, ad indicare il nominativo potrebbe essere un terzetto composto da Stefano di Grazia, Salvatore della Vecchia e Gabriele Costanzo, ritenuti vicini al sindaco Sagliocco, che non si sentono rappresentati in giunta. Entrambi gli assessori Udc dimissionari, sia Romilda Balivo, con delega ai servizi sociali, che Raffaele de Gaetano, con delega alle attività produttive, che si erano autosospesi dalla giunta già da tempo, hanno espresso, nella lettera di dimissioni inviata al sindaco Sagliocco la Balivo l’intenzione di rinunziare all’indennità per questo periodo, il de Gaetano di devolvere la somma in beneficenza.

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