Allarme rapine, i cittadini invocano più sicurezza

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Tre rapine con esplosioni di colpi di pistola su viale Europa nel giro di un paio di settimane, rapine a mano armata nel cuore della città, come verificatosi al semaforo di via Diaz, dove un automobilista, in pieno giorno, in attesa del verde è stato costretto a consegnare il proprio orologio.

Aversa, nonostante i continui arresti di carabinieri e polizia, continua a d essere terreno fertile per la micro delinquenza che, con la sua attività diffusa, capillare, riesce a creare un allarme sociale diffuso. Aversa e gli aversani hanno letteralmente paura di passeggiare per le strade cittadine. Sono in molti ad aver cambiato le proprie abitudini e stare all’erta.

Ad agire, come dimostrano gli arresti delle forze dell’ordine, sono, nella stragrande maggioranza dei casi, piccoli delinquenti che giungono e lasciano la città in maniera veloce grazie agli svincoli degli assi viari a scorrimento veloce, partendo dai comuni dell’hinterland settentrionale della provincia di Napoli.

Ad essere presa di mira, proprio per l’affacciarsi su questa arteria dello svincolo di Aversa Nord, è viale Europa, una strada trasformatasi in una sorta di “forche caudine” per quanti si recano in città. Una strada che, occorre ricordarlo, è tra quelle più importanti che portano al nuovo tribunale di Napoli Nord, ubicato, praticamente, alla confluenza di questa strada con viale Salvatore di Giacomo.

«Siamo – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sagliocco, impegnato sin dal suo insediamento a dare vita ad un coordinamento tra le forze dell’ordine presenti sul territorio – di fronte a fatti fisiologici. Il problema c’è, ma c’è anche l’allerta da parte nostra. Sono sotto gli occhi di tutti gli sforzi fatti dalle forze dell’ordine. Lo Stato c’è, è presente. Ovviamente, non si può negare che il fenomeno non sia preoccupante, ma non è dilagante».

Per quanto riguarda l’impegno precipuo dell’amministrazione comunale, il primo cittadino afferma che «noi come comune faremo la nostra parte, soprattutto implementando la rete già presente di videosorveglianza, anche con nuove tecnologie. Una cosa è, comunque certa, ci impegneremo sul piano politico per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine evidenziando le specificità del nostro territorio anche alla luce dell’istituzione del tribunale».

La mancanza di sicurezza provoca anche timore nei cittadini che cercano di limitare le uscite in città e di questo sono allarmati i rappresentanti delle associazioni di categoria. Sulla situazione, infatti, da registrare l’intervento della responsabile cittadina della Confesercenti Pina Giordano che ha sottolineato come la città debba essere considerata sicura se si vuole che ci sia sviluppo economico. «Una città che trasmette la sensazione di non essere sicura, non porta in strada potenziali acquirenti».

Giordano ha, inoltre, rinnovato l’ipotesi di una creazione di una commissione mista, composta da amministratori, responsabili di forze dell’ordine, associazioni di categoria, presieduta da un magistrato, con il compito di monitorare la situazione e cercare di fornire proposte concrete per arginare il fenomeno.

Per Franco Candia, responsabile cittadino di Ascom-Confcommercio: «Il deterrente fondamentale è rappresentato solo ed esclusivamente dalla presenza di personale delle forze dell’ordine in divisa in strada. In questo senso sono favorevolissimo al ritorno in strada del poliziotto o del carabiniere di quartiere come avveniva sino a qualche anno fa. Inoltre, credo che i commercianti debbano dotarsi di un sistema di videosorveglianza interno che li difenda senza far correre loro rischi particolari».

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