‘Porta luce il dolore’, la poesia di Giuseppe Rotoli

di Redazione

 PIGNATARO. “Il dolore è il pozzo da cui Giuseppe Rotoli, tra mille singhiozzi, estrae la melodia di questi versi che sono scanditi, in questa raccolta, come per una sinfonia, in quattro movimenti e un dolore”.

Monsignor Arturo Aiello, vescovo della diocesi di Teano-Calvi, con la profondità, l’eleganza e la dolcezza che lo caratterizzano, introduce in maniera eloquente l’ultima raccolta poetica di Giuseppe Rotoli dal titolo ‘Porta luce il dolore’ (La Vita Felice Editore – Milano). Il libro sarà presentato a Pignataro Maggiore (comunità dove risiede l’autore), mercoledì 30 ottobre, alle ore 19, nella Sala Concerti ‘Amici della Musica’ del palazzo vescovile.

All’evento, promosso dalla rivista ‘Le Muse’ (edita dagli Amici della Musica), parteciperanno tra gli altri proprio il vescovo Aiello e il poeta Giovanni Nacca, mentre al maestro Renato Nacca sarà affidata l’esecuzione di alcune opere musicali. Nella postfazione al volume, il cui ricavato della vendita sarà devoluto ad un istituto di ricerca per la lotta ai tumori, Giovanni Nacca tra l’altro scrive: ‘Non si esce indenni dalla lettura di Porta luce il dolore, l’ultima raccolta di Giuseppe Rotoli.

La veste civile, che ha caratterizzato larga parte delle opere precedenti, ora, non trova posto in questa coraggiosa, cruda e lucida investigazione del dolore, su cui il poeta riflette con la forza salvifica della fede. Anzi, proprio dall’atrocità di questo dolore, coraggiosamente affrontato ed elaborato, filtra una luce che nei versi del poeta si fa strumento per riedificare sin dalle fondamenta l’inespugnabile torre della speranza. Dolore e catarsi, dolore e luce, come sin dal titolo si evince, sono le coordinate lungo le quali si muove l’esperienza poetica di Rotoli”.

Giuseppe Rotoli, docente di Lingua e letteratura inglese presso il liceo “Garofano” di Capua. E’ critico letterario e si interessa in particolare della poesia italiana e inglese del Secondo Novecento. Collabora con diverse riviste e ha già pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Frammenti epifanici (1990); Un varco nel muro (1992); La pigrizia del potere (1996); La cenere in bocca (2010).

Nel 1996 è vincitore del concorso di traduzione letteraria del Premio Matera con la traduzione di due poesie della poetessa contemporanea Wendy Cope. Si interessa anche di dialetti e ha pubblicato in proprio La grammatica pignatarese. Infine cura il commento critico delle poesie dei vincitori del Premio Pulitzer (Usa).

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